PD: Brandolin, Superporto e Corridoio baltico falliti
(ACON) Trieste, 15 lug - COM/RC - Il Governo non riconosce alla
nostra regione una funzione importante di supporto alla
competitività italiana, parola di Giorgio Brandolin. Il
consigliere regionale del PD afferma che ciò renderà impossibile
realizzare progetti come il Superporto o il Corridoio
baltico-adriatico, le cui assenze però significano meno
competitivà per le imprese e meno attrattività per il nostro
territorio.
Il fallimento del Superporto per Brandolin significa
contemporaneamente il fallimento della classe dirigente del
centrodestra, nazionale e regionale. C'è da chiedersi se, dopo
questa esperienza, ci sia ancora in Friuli Venezia Giulia una
forza politica istituzionale ed economica capace di orientare
nuovamente verso il nostro territorio progetti e investimenti di
ampia portata. Per il consigliere, non lo sono né il presidente
Tondo né tanto meno l'assessore Riccardi.
Rimane aperta la questione dello scalo di Monfalcone - prosegue
Brandolin. Qui va superato l'attuale modello gestionale
incardinato sull'azienda speciale della Camera di commercio, che
pur avendo utilizzando in questi anni soldi pubblici (dello
Stato, della Regione e del Fondo Gorizia, e non delle categorie
da essa rappresentate), nel corso degli anni ha dimostrato tutta
la sua inadeguatezza nel promuovere interessi concreti al fine di
migliorare l'accessibilità dello scalo e la capacità operativa
delle banchine. Basta ricordare la ormai decennale e incompiuta
opera di escavo del canale di accesso. Al suo posto, seguendo le
indicazioni già contenute nel Piano regionale della mobilità e
dei trasporti, servirebbe una governance regionale delle aree
portuali industriali che sia in grado di conciliare le esigenze
dello scalo triestino con quelle di altri scali regionali.
Nel corso della discussione sulle variazioni di bilancio in Aula
a fine luglio, con i colleghi del PD Brandolin proporrà alla
Giunta un'adeguata destinazione di risorse mirate per garantire
l'accessibilità e l'attrattività degli scali portuali e delle
zone industriali.