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PD: Brandolin, Superporto e Corridoio baltico falliti

15.07.2011
16:22
(ACON) Trieste, 15 lug - COM/RC - Il Governo non riconosce alla nostra regione una funzione importante di supporto alla competitività italiana, parola di Giorgio Brandolin. Il consigliere regionale del PD afferma che ciò renderà impossibile realizzare progetti come il Superporto o il Corridoio baltico-adriatico, le cui assenze però significano meno competitivà per le imprese e meno attrattività per il nostro territorio.

Il fallimento del Superporto per Brandolin significa contemporaneamente il fallimento della classe dirigente del centrodestra, nazionale e regionale. C'è da chiedersi se, dopo questa esperienza, ci sia ancora in Friuli Venezia Giulia una forza politica istituzionale ed economica capace di orientare nuovamente verso il nostro territorio progetti e investimenti di ampia portata. Per il consigliere, non lo sono né il presidente Tondo né tanto meno l'assessore Riccardi.

Rimane aperta la questione dello scalo di Monfalcone - prosegue Brandolin. Qui va superato l'attuale modello gestionale incardinato sull'azienda speciale della Camera di commercio, che pur avendo utilizzando in questi anni soldi pubblici (dello Stato, della Regione e del Fondo Gorizia, e non delle categorie da essa rappresentate), nel corso degli anni ha dimostrato tutta la sua inadeguatezza nel promuovere interessi concreti al fine di migliorare l'accessibilità dello scalo e la capacità operativa delle banchine. Basta ricordare la ormai decennale e incompiuta opera di escavo del canale di accesso. Al suo posto, seguendo le indicazioni già contenute nel Piano regionale della mobilità e dei trasporti, servirebbe una governance regionale delle aree portuali industriali che sia in grado di conciliare le esigenze dello scalo triestino con quelle di altri scali regionali. Nel corso della discussione sulle variazioni di bilancio in Aula a fine luglio, con i colleghi del PD Brandolin proporrà alla Giunta un'adeguata destinazione di risorse mirate per garantire l'accessibilità e l'attrattività degli scali portuali e delle zone industriali.