Pens: Ferone, la Regione si assuma l'onere dei ticket sanitari
(ACON) Trieste, 18 lug - COM/RC - È sconcertante - ha
dichiarato il consigliere regionale del Partito Pensionati, Luigi
Ferone - la rapidità con la quale l'assessore alla Salute,
Vladimir Kosic, ha annunciato che anche in Friuli Venezia Giulia
saranno applicati i ticket previsti dalla Finanziaria nazionale:
10 euro in più per esami diagnostici e visite specialistiche e 25
euro per i codici bianchi al pronto soccorso.
Forse - ha continuato Ferone - una maggior valutazione del caso
avrebbe portato a una diversa soluzione. Non è concepibile che,
ai 36 euro attuali di ticket per visite specialistiche e
diagnostiche, si aggiungano altri 10 euro costringendo di fatto i
cittadini a rivolgersi al privato, dove i tempi di attesa sono
ridotti e la differenza dei costi diventa relativa.
Anche l'ulteriore ticket di 25 euro per i codici bianchi al
pronto soccorso - ha proseguito l'esponente del Partito
Pensionati - rappresenta un odioso balzello dal momento che il
sabato e i giorni festivi è difficile rivolgersi al proprio
medico di base, pertanto, di fronte a un malessere, certamente
non si è in grado di valutare l'entità del malanno sofferto.
La Regione - ha continuato Ferone - avrebbe potuto accollarsi
l'onere relativo ai nuovi ticket, o comunque trovare una
soluzione per non pesare ulteriormente sulle tasche dei cittadini
che già si dibattono con quotidiani problemi di sopravvivenza
economica. Il Partito Pensionati ritiene che i ticket sulla
salute siano qualcosa di indegno per un Paese civile dal momento
che con questi ticket, in un momento così difficile per milioni
di italiani, li si costringe a rinunciare a curarsi e questo è
indubbiamente incivile.
Il consigliere, da ultimo, afferma di aver sempre visto
nell'amministrazione Tondo una vicinanza ai problemi delle
famiglie e di chi vive nel disagio, ma ritiene questa scelta in
materia di ticket totalmente sbagliata, perciò invita il
presidente Tondo a esercitare appieno il suo ruolo e ad
adoperarsi affinché il Friuli Venezia Giulia non recepisca
passivamente gli assurdi balzelli imposti nella manovra
finanziaria nazionale.