PD: Moretton, terza corsia A4 in grave ritardo
(ACON) Trieste, 18 lug - COM/AB - La laconica risposta del
presidente Tondo sulla terza corsia dell'A4 mette in luce come si
trovi in una situazione di grave difficoltà rispetto alle
promesse e a i tempi programmati per la realizzazione
dell'importante opera autostradale.
Lo mette in evidenza il capogruppo del PD in Consiglio regionale
Gianfranco Moretton, a giudizio del quale la realtà dei fatti,
checché ne dica Tondo, è che i lavori non sono per nulla
iniziati. Anche la Corte dei conti ha manifestato grande
preoccupazione, evidenziando il rilevante aspetto finanziario
dell'iniziativa legata "alla considerazione che, avviata l'opera
e assunti gli impegni, mancano ancora certezze sulla
disponibilità delle complessive risorse necessarie".
Al di là di quanto ha fatto o non ha fatto - aggiunge Moretton -
mi preoccuperei piuttosto di cosa non ha fatto Tondo fino a oggi
perché, oltre alle parole, i fatti concreti non li abbiamo ancora
visti sulla terza corsia. Non a caso siamo di fronte a un
ritardo notevole rispetto ai tempi programmati, come evidenziato
dalla stampa, se è vero com'è vero che il primo lotto Quarto
d'Altino-San Donà di Piave, che avrebbe dovuto iniziare un anno e
mezzo fa, forse partirà (ci si augura) solo alla fine di
quest'anno, con uno slittamento di due anni sull'iniziale
cronoprogramma.
Ritornando alla questione delle risorse, preso atto che la Corte
dei conti sottolinea come l'opera rappresenti "un impegno
ingentissimo da parte del sistema della finanzia pubblica
allargata", Moretton ribadisce ancora una volta che sarebbe stato
più lungimirante da parte del presidente Tondo, ancorché
commissario per l'emergenza, andare a farsi sentire ai tavoli
romani piuttosto che prendere come alibi oggi la scusa dei
problemi del bilancio dello Stato. Probabilmente, se ci fosse
stata un'azione più efficace e più incisiva da parte di Tondo sin
dal suo insediamento, i cittadini oggi vedrebbero da un lato
almeno i cantieri aperti e allo stesso tempo pagherebbero meno
rispetto a quello che andranno a pagare visto il notevole aumento
dei pedaggi, resisi necessari a fronte della testardaggine di
Tonto con il suo voler fare da solo.