PD: Pupulin, assumere personale operativo non dirigenti all'ASS 6
(ACON) Trieste, 21 lug - COM/AB - Finalmente, dopo tanto tempo
e molte sollecitazioni, ho avuto la fortuna di ricevere
dall'assessore regionale alla sanità Kosic e dal direttore
centrale dell'assessorato Basaglia, con l'ufficialità della firma
congiunta, una risposta sufficientemente precisa rispetto alla
mia denuncia sull'assunzione di ben 5 dirigenti infermieristici,
delibera contestata puntualmente da tutte le organizzazioni
sindacali sia per questioni di merito che di legalità.
Lo afferma Paolo Pupulin, consigliere regionale del PD, che poi
specifica.
Nel merito, perché sarebbe stato grandemente preferibile in un
periodo di vacche magre per la sanità, dare priorità
all'assunzione di personale operativo, di cui anche in questi
giorni si è denunciata la carenza, piuttosto che quello
dirigenziale di cui non se ne sentiva il bisogno, vista tra
l'altro la condizione di sotto impiego che vivono da tempo
dirigenti interni declassati dalla nuova dirigenza dell'azienda
territoriale. Per motivi di legittimità, perché si è deciso di
utilizzare impropriamente vecchie graduatorie, scelta che
pregiudica la possibilità di infermieri, magari già operanti
nella sanità pordenonese, in possesso dei requisiti specifici per
poter partecipare a un concorso pubblico, con il fine neanche
troppo recondito di favorire personale affine all'attuale
dirigenza.
Adesso, seppur con i tempi lunghi della burocrazia, mi sono visto
recapitare una missiva che risponde ai quesiti posti in una mia
interrogazione di fine maggio scorso, in cui all'assessore Kosic
chiedevo conto della legittimità e regolarità del comportamento
della direzione generale dell'ASS6 di Pordenone. Già in occasione
della risposta diretta in Consiglio regionale l'assessore mi
aveva precisato che l'indirizzo politico era di privilegiare
l'assunzione di personale infermieristico rispetto a quello
dirigenziale ma poi, con atteggiamento pilatesco, aveva scaricato
la responsabilità della delibera sulla direzione dell'Azienda
sanitaria locale, riservando all'Amministrazione regionale solo
la verifica della legittimità dell'atto.
La verifica, nel resoconto della lettera, ha avuto numerosi
passaggi formali tra assessorato e direzione dell'ASS6, Azienda
che continua a considerare legittimo il proprio operato nella
vicenda dei dirigenti infermieristici, al di là di ogni
considerazione legale e di buon senso. Comunque il risultato
finale è una nota congiunta della direzione e dell'assessorato
regionali con la quale "al fine di evitare l'assunzione di
determinazioni in violazione di legge che renderebbero privi di
effetto i provvedimenti medesimi e fino a definitivo chiarimento
sull'argomento" si è ritenuto opportuno e necessario invitare
l'ASS6 a voler "sospendere, in via cautelare, l'attuazione di
atti già assunti al riguardo come di ogni iniziativa correlata
all'assunzione di dirigenti infermieristici". Aggiungendo
inoltre, per massima chiarezza sulle responsabilità personali,
che la nota è stata contestualmente trasmessa per conoscenza al
presidente del Collegio sindacale, affinché nell'ambito delle
proprie competenze proceda alle relative verifiche sia per
vigilare sul corretto operato svolto che per garantire la
corretta applicazione delle disposizioni di programmazione e
pianificazione regionale.
La direzione centrale regionale chiarisce, se ce ne fosse
ulteriormente bisogno, che sarà propria cura vigilare sulla
corretta ottemperanza da parte dell'Azienda territoriale a quanto
segnalato dalla nota congiunta. Dalla lettura del testo si
comprende la totale sconfessione politica e la messa in
discussione della delibera dell' ASS6.
Il mio invito è, conseguentemente, di avviare subito il processo
di assunzione di personale operativo, che manca in troppi servizi
sul territorio, come continuamente denunciato dai rappresentanti
del personale soprattutto nel Distretto Nord, Maniago e
Spilimbergo, della provincia di Pordenone. Lo stesso direttore
generale dell'Azienda unica ospedaliera, Luciano Zanelli, ha
denunciato il grave errore, che si sta scontando per le "mancate
assunzioni che l'ASS6 avrebbe dovuto effettuare lo scorso anno
riferite agli ospedali passati successivamente all'azienda
unica".
Non si può a questo punto che constatare, anche sulla base delle
determinazioni regionali, che ci troviamo a che fare con una
gestione confusa e incapace della sanità in quel territorio
provinciale, a cui chiediamo si metta presto le mani per non
continuare a far pagare prezzi pesanti in termini di inefficienza
e di disagio sia agli operatori che ai cittadini utenti.