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PD: Pupulin, assumere personale operativo non dirigenti all'ASS 6

21.07.2011
14:56
(ACON) Trieste, 21 lug - COM/AB - Finalmente, dopo tanto tempo e molte sollecitazioni, ho avuto la fortuna di ricevere dall'assessore regionale alla sanità Kosic e dal direttore centrale dell'assessorato Basaglia, con l'ufficialità della firma congiunta, una risposta sufficientemente precisa rispetto alla mia denuncia sull'assunzione di ben 5 dirigenti infermieristici, delibera contestata puntualmente da tutte le organizzazioni sindacali sia per questioni di merito che di legalità.

Lo afferma Paolo Pupulin, consigliere regionale del PD, che poi specifica.

Nel merito, perché sarebbe stato grandemente preferibile in un periodo di vacche magre per la sanità, dare priorità all'assunzione di personale operativo, di cui anche in questi giorni si è denunciata la carenza, piuttosto che quello dirigenziale di cui non se ne sentiva il bisogno, vista tra l'altro la condizione di sotto impiego che vivono da tempo dirigenti interni declassati dalla nuova dirigenza dell'azienda territoriale. Per motivi di legittimità, perché si è deciso di utilizzare impropriamente vecchie graduatorie, scelta che pregiudica la possibilità di infermieri, magari già operanti nella sanità pordenonese, in possesso dei requisiti specifici per poter partecipare a un concorso pubblico, con il fine neanche troppo recondito di favorire personale affine all'attuale dirigenza.

Adesso, seppur con i tempi lunghi della burocrazia, mi sono visto recapitare una missiva che risponde ai quesiti posti in una mia interrogazione di fine maggio scorso, in cui all'assessore Kosic chiedevo conto della legittimità e regolarità del comportamento della direzione generale dell'ASS6 di Pordenone. Già in occasione della risposta diretta in Consiglio regionale l'assessore mi aveva precisato che l'indirizzo politico era di privilegiare l'assunzione di personale infermieristico rispetto a quello dirigenziale ma poi, con atteggiamento pilatesco, aveva scaricato la responsabilità della delibera sulla direzione dell'Azienda sanitaria locale, riservando all'Amministrazione regionale solo la verifica della legittimità dell'atto.

La verifica, nel resoconto della lettera, ha avuto numerosi passaggi formali tra assessorato e direzione dell'ASS6, Azienda che continua a considerare legittimo il proprio operato nella vicenda dei dirigenti infermieristici, al di là di ogni considerazione legale e di buon senso. Comunque il risultato finale è una nota congiunta della direzione e dell'assessorato regionali con la quale "al fine di evitare l'assunzione di determinazioni in violazione di legge che renderebbero privi di effetto i provvedimenti medesimi e fino a definitivo chiarimento sull'argomento" si è ritenuto opportuno e necessario invitare l'ASS6 a voler "sospendere, in via cautelare, l'attuazione di atti già assunti al riguardo come di ogni iniziativa correlata all'assunzione di dirigenti infermieristici". Aggiungendo inoltre, per massima chiarezza sulle responsabilità personali, che la nota è stata contestualmente trasmessa per conoscenza al presidente del Collegio sindacale, affinché nell'ambito delle proprie competenze proceda alle relative verifiche sia per vigilare sul corretto operato svolto che per garantire la corretta applicazione delle disposizioni di programmazione e pianificazione regionale.

La direzione centrale regionale chiarisce, se ce ne fosse ulteriormente bisogno, che sarà propria cura vigilare sulla corretta ottemperanza da parte dell'Azienda territoriale a quanto segnalato dalla nota congiunta. Dalla lettura del testo si comprende la totale sconfessione politica e la messa in discussione della delibera dell' ASS6.

Il mio invito è, conseguentemente, di avviare subito il processo di assunzione di personale operativo, che manca in troppi servizi sul territorio, come continuamente denunciato dai rappresentanti del personale soprattutto nel Distretto Nord, Maniago e Spilimbergo, della provincia di Pordenone. Lo stesso direttore generale dell'Azienda unica ospedaliera, Luciano Zanelli, ha denunciato il grave errore, che si sta scontando per le "mancate assunzioni che l'ASS6 avrebbe dovuto effettuare lo scorso anno riferite agli ospedali passati successivamente all'azienda unica".

Non si può a questo punto che constatare, anche sulla base delle determinazioni regionali, che ci troviamo a che fare con una gestione confusa e incapace della sanità in quel territorio provinciale, a cui chiediamo si metta presto le mani per non continuare a far pagare prezzi pesanti in termini di inefficienza e di disagio sia agli operatori che ai cittadini utenti.