Pens: Ferone, ticket sanità tassa ingiusta
(ACON) Trieste, 21 lug - COM/RC - Il consigliere regionale
Luigi Ferone ha dichiarato che il presidente Renzo Tondo ha fatto
molto bene a decidere di impugnare davanti alla Corte
costituzionale la manovra finanziaria del Governo, per quanto
concerne l'applicazione dei ticket rivendicando, così, con forza
e orgoglio, il principio dell'autonomia del Friuli Venezia Giulia
sancito nello Statuto.
C'è da sottolineare che il Friuli Venezia Giulia è una Regione
virtuosa - ha proseguito il rappresentante del Partito Pensionati
- e la sanità è stata sempre gestita in maniera oculata, senza
sprechi, tenendo conto della funzionalità dei servizi offerti ai
cittadini e del contenimento della spesa, contrariamente a quanto
avviene in talune realtà italiane che hanno bilanci della sanità
in "profondo rosso". Bene avrebbe fatto il Governo a pretendere
che fossero le Regioni in dissesto sanitario a pagare il prezzo
di anni di cattiva gestione.
Proprio in forza della sua autonomia e del suo essere virtuoso,
al Friuli Venezia Giulia non devono essere imposti balzelli come
quello dei ticket sanitari - ha rimarcato Ferone - che
rappresentano una chiara interferenza nella gestione della sua
sanità, già dal 1997 uscita dal Servizio nazionale.
Il Partito Pensionati ritiene, però, che sarebbe stato molto più
opportuno approfondire la possibilità di non applicare alcun
ticket sanitario, in attesa della pronuncia della Corte
costituzionale e in considerazione dell'orientamento del ministro
Fazio, che riconosce libertà alle singole Regioni di applicare o
meno i ticket.
I ticket sono una tassa profondamente ingiusta - ha concluso
Ferone - che ha visto 7 Regioni italiane caratterizzarsi come "no
ticket" e il Partito Pensionati ha auspicato sin dall'inizio di
questa brutta vicenda che anche la nostra lo fosse.