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Pens: Ferone, ticket sanità tassa ingiusta

21.07.2011
15:09
(ACON) Trieste, 21 lug - COM/RC - Il consigliere regionale Luigi Ferone ha dichiarato che il presidente Renzo Tondo ha fatto molto bene a decidere di impugnare davanti alla Corte costituzionale la manovra finanziaria del Governo, per quanto concerne l'applicazione dei ticket rivendicando, così, con forza e orgoglio, il principio dell'autonomia del Friuli Venezia Giulia sancito nello Statuto.

C'è da sottolineare che il Friuli Venezia Giulia è una Regione virtuosa - ha proseguito il rappresentante del Partito Pensionati - e la sanità è stata sempre gestita in maniera oculata, senza sprechi, tenendo conto della funzionalità dei servizi offerti ai cittadini e del contenimento della spesa, contrariamente a quanto avviene in talune realtà italiane che hanno bilanci della sanità in "profondo rosso". Bene avrebbe fatto il Governo a pretendere che fossero le Regioni in dissesto sanitario a pagare il prezzo di anni di cattiva gestione.

Proprio in forza della sua autonomia e del suo essere virtuoso, al Friuli Venezia Giulia non devono essere imposti balzelli come quello dei ticket sanitari - ha rimarcato Ferone - che rappresentano una chiara interferenza nella gestione della sua sanità, già dal 1997 uscita dal Servizio nazionale.

Il Partito Pensionati ritiene, però, che sarebbe stato molto più opportuno approfondire la possibilità di non applicare alcun ticket sanitario, in attesa della pronuncia della Corte costituzionale e in considerazione dell'orientamento del ministro Fazio, che riconosce libertà alle singole Regioni di applicare o meno i ticket.

I ticket sono una tassa profondamente ingiusta - ha concluso Ferone - che ha visto 7 Regioni italiane caratterizzarsi come "no ticket" e il Partito Pensionati ha auspicato sin dall'inizio di questa brutta vicenda che anche la nostra lo fosse.