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Pdl: Colautti, su comparto unico serve sindacato responsabile

22.07.2011
12:13
(ACON) Trieste, 22 lug - COM/AB - Una norma specifica con cui liberare le risorse che la Cgil FVG, in particolare, vuole bloccare a danno di tutti i dipendenti del comparto unico.

Ad annunciarlo è il consigliere regionale del Pdl Alessandro Colautti in vista della prossima seduta del Consiglio sull'assestamento di bilancio. "Stiamo lavorando per un'iniziativa forte con una possibile soluzione di carattere normativo per chiudere il contratto, anche perchè se il confronto si sposta sul livello nazionale, che è peggiorativo, si rischia di non portare a casa quanto prospettato dal governatore Tondo e osteggiato da Belci. In questo modo si crea un danno ai dipendenti le cui attese non verrebbero più soddisfatte".

Colautti denuncia il fatto che i dipendenti sono tenuti sotto scacco dagli umori politici, e non certo sindacali, della Cgil, "che sembra non curare i veri interessi dei lavoratori, in nome dei quali invece la politica regionale in maniera seria e responsabile sta decidendo e operando".

"L'atteggiamento di Belci è un triste remake di quello tenuto dieci anni fa quando, come oggi, c'era una Giunta non amica: come allora è evidente la volontà di contrapporsi politicamente a una maggioranza non affine, muovendosi come un partito e non come un sindacato. Probabilmente - evidenzia Colautti - vuole tenere alta l'attenzione e la tensione in vista della manifestazione di martedì prossimo davanti al Consiglio regionale, ma a tutto c'è un limite, visto poi che quanto prospettato dal presidente Tondo è quasi un miracolo vista la crisi: confermati gli arretrati con un esborso medio per ogni dipendente pari a 200 euro lordi al mese (3 milioni totali); riconoscimento della vacanza contrattuale fissando a 0,75 il calcolo e risoluzione del problema di un addendum economico alla Polizia locale extra i 19 milioni di euro fissati come tetto non superabile".

Alla luce di questo quadro, Colautti ritiene indispensabile uno sforzo responsabile da parte del sindacato affinché si superi la fase del muro contro muro, che non trova corrispondenza nella parte datoriale.