Pens: Ferone, no ai ticket sanità
(ACON) Trieste, 22 lug - COM/AB - Se indubbiamente il
presidente Tondo ha agito molto bene nel difendere l'autonomia
della nostra Regione nei confronti del Governo, impugnando
davanti alla Corte costituzionale la manovra finanziaria
nazionale per la parte concernente l'applicazione dei ticket - ha
dichiarato il consigliere regionale del Partito Pensionati Luigi
Ferone - c'è da tenere presente che l'applicazione dei ticket
della finanziaria nazionale incide profondamente in una
situazione economica regionale estremamente negativa, con una
povertà crescente e con famiglie che vedono aumentare, ogni
giorno di più, i loro problemi con un'alta percentuale di
disoccupati, cassaintegrati e pensionati che sono giunti ormai
allo stremo.
A giudizio del Partito Pensionati, pur con le dovute valutazioni,
anche in relazione a quello che sarebbe potuto essere un
intervento della Corte dei conti, la nostra Regione avrebbe
dovuto fare ogni sforzo, sempre nell'ambito della normativa
vigente, per schierarsi chiaramente per il no ticket.
Anche se sono esentati dal pagamento gli ultra 65enni, i ragazzi
con meno di 14 anni, gli invalidi civili, i portatori di
particolari patologie, gli infortunati sul lavoro e per cause di
servizio, nonché i casi di traumatismi e avvelenamenti acuti, si
colpisce comunque una vasta fetta di cittadini della nostra
regione - ha proseguito Ferone - che, in tanti casi, sono
costretti a non curarsi e questo è indubbiamente grave.
Il Governo nazionale non ha trovato di meglio che imporre ticket
e balzelli, senza rispondere alle reali esigenze della
popolazione, sempre più in difficoltà, tant'è che i poveri nel
nostro Paese hanno raggiunto gli 8 milioni, una massa enorme di
cittadini in totale povertà e tanti di questi presenti anche in
Friuli Venezia Giulia: questo Tondo e la sua Giunta lo devono
tenere presente.
Forse il Governo nazionale, anziché mettere le mani in tasca ai
cittadini di una regione virtuosa come il Friuli Venezia Giulia,
che in materia di sanità può essere portata a esempio all'intero
Paese, bene farebbe a cancellare le missioni all'estero che sono
inutili ed estremamente costose - ha rimarcato il rappresentante
del Partito Pensionati - evitando così di imporre odiosi balzelli
sulla salute, facendo crescere la rabbia e l'indignazione fra
tantissimi cittadini che letteralmente non ne possono più di
essere spremuti e vessati.
Credo - ha aggiunto Ferone - che una più attenta riflessione
sulla vicenda ticket, forse anche con il coinvolgimento delle
parti sociali e di tutte le forze politiche presenti in Consiglio
regionale, sarebbe stata opportuna, dal momento che la salute, il
bisogno e la povertà non hanno colori e proprio per questo un
approfondimento e forse anche un coinvolgimento di tutti coloro
che comunque sono espressione del territorio e dei cittadini,
sarebbe stato giusto, proprio per sottolineare ancora con
maggiore forza l'autonomia della nostra Regione, la sua saggia
amministrazione e respingere l'interferenza nazionale nella
gestione della nostra sanità, che non fa parte del Servizio
Sanitario Nazionale dal 1997.