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Pens: Ferone, no ai ticket sanità

22.07.2011
13:16
(ACON) Trieste, 22 lug - COM/AB - Se indubbiamente il presidente Tondo ha agito molto bene nel difendere l'autonomia della nostra Regione nei confronti del Governo, impugnando davanti alla Corte costituzionale la manovra finanziaria nazionale per la parte concernente l'applicazione dei ticket - ha dichiarato il consigliere regionale del Partito Pensionati Luigi Ferone - c'è da tenere presente che l'applicazione dei ticket della finanziaria nazionale incide profondamente in una situazione economica regionale estremamente negativa, con una povertà crescente e con famiglie che vedono aumentare, ogni giorno di più, i loro problemi con un'alta percentuale di disoccupati, cassaintegrati e pensionati che sono giunti ormai allo stremo. A giudizio del Partito Pensionati, pur con le dovute valutazioni, anche in relazione a quello che sarebbe potuto essere un intervento della Corte dei conti, la nostra Regione avrebbe dovuto fare ogni sforzo, sempre nell'ambito della normativa vigente, per schierarsi chiaramente per il no ticket. Anche se sono esentati dal pagamento gli ultra 65enni, i ragazzi con meno di 14 anni, gli invalidi civili, i portatori di particolari patologie, gli infortunati sul lavoro e per cause di servizio, nonché i casi di traumatismi e avvelenamenti acuti, si colpisce comunque una vasta fetta di cittadini della nostra regione - ha proseguito Ferone - che, in tanti casi, sono costretti a non curarsi e questo è indubbiamente grave. Il Governo nazionale non ha trovato di meglio che imporre ticket e balzelli, senza rispondere alle reali esigenze della popolazione, sempre più in difficoltà, tant'è che i poveri nel nostro Paese hanno raggiunto gli 8 milioni, una massa enorme di cittadini in totale povertà e tanti di questi presenti anche in Friuli Venezia Giulia: questo Tondo e la sua Giunta lo devono tenere presente. Forse il Governo nazionale, anziché mettere le mani in tasca ai cittadini di una regione virtuosa come il Friuli Venezia Giulia, che in materia di sanità può essere portata a esempio all'intero Paese, bene farebbe a cancellare le missioni all'estero che sono inutili ed estremamente costose - ha rimarcato il rappresentante del Partito Pensionati - evitando così di imporre odiosi balzelli sulla salute, facendo crescere la rabbia e l'indignazione fra tantissimi cittadini che letteralmente non ne possono più di essere spremuti e vessati. Credo - ha aggiunto Ferone - che una più attenta riflessione sulla vicenda ticket, forse anche con il coinvolgimento delle parti sociali e di tutte le forze politiche presenti in Consiglio regionale, sarebbe stata opportuna, dal momento che la salute, il bisogno e la povertà non hanno colori e proprio per questo un approfondimento e forse anche un coinvolgimento di tutti coloro che comunque sono espressione del territorio e dei cittadini, sarebbe stato giusto, proprio per sottolineare ancora con maggiore forza l'autonomia della nostra Regione, la sua saggia amministrazione e respingere l'interferenza nazionale nella gestione della nostra sanità, che non fa parte del Servizio Sanitario Nazionale dal 1997.