LN: petizione per portare a 20 aperture domenicali negozi
(ACON) Trieste, 22 lug - COM/RC - Una svolta per uscire dalla
condizione di imbarazzante immobilismo e disorientamento in cui è
precipitato il settore del commercio del Friuli Venezia Giulia.
La chiede la Lega Nord, che a Reana ha presentato una petizione
popolare per chiedere di portare a 20 le aperture domenicali
annuali dei negozi.
Alla presenza dei consiglieri regionali Ugo De Mattia e Mara
Piccin, e di Luca Mazzaro, responsabile enti locali Lega Nord
della Provincia di Udine, il Carroccio ha ricordato che la
proposta è tutt'altro che un'iniziativa estemporanea. "Nel
programma elettorale del 2008 - fanno sapere gli interessati -
avevamo preso impegni precisi, quindi respingiamo al mittente le
accuse di fughe in avanti. Sollecitiamo un dibattito reso urgente
e necessario dagli sviluppi recenti, partendo dalla proposta di
legge presentata dal gruppo nel 2009".
La Lega reclama "regole uguali per tutti. Senza distinzioni tra
negozi singoli o centri commerciali. Tra attività con estensioni
superiori o inferiori ai 400 metri quadrati". Nella petizione si
allude alle sentenze talvolta contraddittorie del TAR, che stanno
portando di fatto a una deregulation del settore.
"L'aumento delle aperture domenicali sta seriamente danneggiato
la vita sociale delle oltre 60mila persone che lavorano nel
settore e che non riescono a dedicare un tempo adeguato alla loro
vita e alla loro famiglia. Inoltre non ha creato nuovi posti di
lavoro, ma solamente incrementato il precariato a discapito dei
contratti a tempo indeterminato così come non ha aumentato i
fatturati aziendali, ma ha aggravato la crisi per le piccole
attività commerciali.
"In questo momento l'anarchia ha preso il sopravvento e i privati
piegano le norme ai loro interessi. La direttiva Bolkestein
creerà nuovi equilibri e nuovi rapporti fra consumatori e
distributori e ancor più fra i vari operatori commerciali con
problematiche che coinvolgono anche gli addetti del commercio.
"Va studiato, perciò, un approccio e un percorso graduale per
scongiurare situazioni traumatiche a tutto il comparto".