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PD: Lupieri, urgente modificare legge su prelievo cinghiali

22.07.2011
15:35
(ACON) Trieste, 22 lug - COM/MPB - Per il consigliere regionale del PD Sergio Lupieri è urgente modificare la legge regionale sul prelievo di cinghiali e sulla formazione del cacciatore.

Al proposito Lupieri ricorda che il piano di prelievo per la specie cinghiale per gli anni 2011 e 2012 prevede un numero pari a 560 soggetti più 100 in deroga nella provincia di Trieste, ampliabile se ad agosto si raggiunge il 75% del piano. Ma - avverte il consigliere - dai danni continui e ripetuti agli agricoltori emerge la necessità di perfezionare il censimento dei cinghiali per ottenere dati quanto più verosimili possibile, in modo che il piano di abbattimento conseguente vada realmente a ridurne il numero.

Per questo - spiega Lupieri - urge una modifica della normativa regionale che vada a disciplinare il prelievo di selezione degli ungulati al di fuori dei periodi e degli orari di cui alla legge 157/1992, andando a modificare direttamente l'orario per la caccia al cinghiale sino a 4 ore dopo il tramonto e tutta la notte nelle due giornate precedenti e seguenti il plenilunio. Ma servono anche proposte che vadano a modificare il calendario venatorio, e che consentano di derogare dalla percentuale massima di prelievo per il cinghiale fissata dalla legge regionale 14 del 1987.

Queste modifiche sono particolarmente importanti per la provincia di Trieste, vista la situazione particolare del gran numero di cinghiali e le norme venatorie della vicina Slovenia.

Vi è inoltre la necessità di prevedere la creazione di un centro di lavorazione della selvaggina, con controllo da parte di un veterinario ufficiale dell'azienda sanitaria, che consenta così l'utilizzo della carne della fauna selvatica proveniente da abbattimenti venatori.

Si tratta di carne che attualmente va in gran parte bruciata e che potrebbe essere invece utilizzata a scopi alimentari, come già avviene in molti paesi dell'Unione europea.

Inoltre nella norma regionale bisogna prevedere la possibilità che siano le Province a stipulare convenzioni con le associazioni venatorie riconosciute per l'organizzazione di corsi di preparazione tecnica agli esami per le abilitazioni venatorie, in base al programma regionale, e contemplando una formazione permanente del cacciatore.

Infine, i 400.000 euro che la Regione destina ai rimborsi per i danni subiti dagli agricoltori non sono assolutamente sufficienti: bisogna prevedere che tali danni siano risarciti per intero e in tempi brevi.

Di tutto ciò - fa sapere Lupieri - si è parlato in un incontro con l'assessore Violino, in modo da accelerare al massimo il raggiungimento di questi obiettivi.