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CR: variazioni bilancio, relatore minoranza Colussi (6)

26.07.2011
11:41
(ACON) Trieste, 26 lug - MPB - Per il relatore di minoranza Piero Colussi (Cittadini- Libertà civica) manovra di assestamento e decreto legge Tremonti vanno letti insieme per gli effetti che il secondo ha sul bilancio regionale e sui cittadini, e l'analisi che Colussi fa è la premessa per una proposta del suo Gruppo consiliare.

Il consigliere infatti ricorda che circa il concorso di Regioni ed enti locali alla manovra di finanza pubblica, si stima che l'Amministrazione regionale dovrà sopportare una ulteriore e drastica riduzione della capacità di spesa: ai 77 milioni per il 2011 e ai 154 per il 2012 già previsti, si aggiungono infatti 308 milioni nel 2013 e 462 nel 2014. Per ciò che riguarda i cittadini - a parte il ticket sanitario che tocca direttamente le loro tasche e ha effetti diretti sul Bilancio - da considerare è la riduzione del 5% per l'anno 2013 e del 20 per cento a decorrere dall'anno 2014 dei numerosi regimi di esenzione, esclusione e favore fiscale. Minori detrazioni significheranno più tasse e dunque meno risorse disponibili per i cittadini del Friuli Venezia Giulia che, sul piano pratico, si troveranno a pagare di più in un contesto territoriale regionale costretto a dare meno servizi. Perciò occorre ottenere l'esenzione dal 2013 dal rispetto dei previsti tetti di spesa, facendo leva sull'importante indicatore di "virtuosità" dell'autonomia finanziaria il cui grado è misurato anche dalla capacità dell'ente di sviluppare le proprie politiche riducendo il più possibile il ricorso a risorse finanziare attinte dal mercato.

La proposta del Gruppo Cittadini - Libertà civica, in considerazione che l'avanzo assestato di cui dispone la Regione è il frutto di entrate straordinarie e dunque non ripetibili nei prossimi esercizi, è che una quota significativa dell'avanzo libero sia impiegata per ridurre le autorizzazioni al ricorso al mercato finanziario. Nel 2011 l'indebitamento effettivo della Regione ammonta infatti a 1.208,59 milioni di euro a cui va aggiunta la somma delle autorizzazioni al ricorso al mercato finanziario pari a a 866,81 (686,38 + 180,43)milioni. La riduzione delle autorizzazioni migliorerebbe l'indicatore di autonomia finanziaria della Regione aumentando le possibilità di rientrare tra le Regioni virtuose 'di prima classe' esenti dai tetti di spesa. Inoltre, la manovra avrebbe dovuto affrontare, proprio per la sua eccezionalità, le questioni strutturali sulle quali si giocherà, nel medio-lungo periodo, la tenuta istituzionale e la stessa solidità finanziaria del Friuli Venezia Giulia, evidenzia Colussi secondo il quale le risorse finanziarie disponibili potevano essere utilizzate, in primis, per finanziare una seria riforma delle Autonomie Locali regionali.

Su questo punto il relatore analizza le indicazioni discordanti provenienti dal Parlamento e dalla manovra di assestamento, e affronta anche le questioni dei ticket sanitari (quelli per le visite specialistiche vanno pagati, ma su una base di equità), dei conti della sanità nel prossimo triennio e degli investimenti di edilizia sanitaria, evidenziando perplessità e preoccupazione per il rischio che sia rimandata alle calende greche l'individuazione delle risorse economiche e finanziarie necessarie per portare a termine il piano sanitario. Colussi inoltre sollecita l'avvio del Centro residenziale regionale per i disturbi alimentari, con sede a San Vito al Tagliamento, lamenta le scarse risorse allocate per cultura, sport, corregionali all'estero e lingue minoritarie, e auspica che sia avviato l'Osservatorio regionale della cultura e dello spettacolo.

Infine, affronta il tema dei costi della politica sollecitando la convocazione di un tavolo di discussione subito dopo la pausa estiva e presentando la proposta di elevare a 65 anni l'età dalla quale far decorrere l'erogazione del vitalizio ai consiglieri regionali del Friuli Venezia Giulia.

(segue)