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Capigruppo incontrano CGIL su variazioni bilancio

26.07.2011
14:47
(ACON) Trieste, 26 lug - RC - Incontro richiesto e ottenuto dalla CGIL del Friuli Venezia Giulia con i capigruppo del Consiglio regionale per avanzare una volta di più, all'apertura dei lavori d'Aula dedicati all'assestamento del bilancio 2011, una serie di richieste che implicherebbero, se accolte, una riformulazione delle poste decise a copertura dei fabbisogni del territorio.

Con la Giunta il dialogo è difficile, e con il presidente Tondo praticamente impossibile - ha spiegato il segretario regionale della CGIL, Franco Belci -. La nostra mobilitazione nasce anche dalla mancanza di un confronto credibile e serio, dopo che abbiamo seguito le indicazioni dateci proprio da Tondo, ovvero dopo che abbiamo formulato richieste comuni con gli altri sindacati e addirittura trovando un'intesa con Confindustria, ma da febbraio non siamo più riusciti a parlare con il presidente.

Ciò che chiediamo - ha rimarcato il segretario - è noto: aumento dei fondi per l'assistenza domiciliare, per l'abbattimento delle rette delle case di riposo e per le assunzioni di personale sanitario, nonché il finanziamento della legge sui giovani, ancora ferma in Consiglio. Il calcolo complessivo è pari a 24 milioni, di cui 9 per l'assistenza domiciliare.

I fondi che riteniamo potrebbero essere meglio impiegati - così ancora Belci - sono quelli per il Fondo per l'autonomia possibile (FAP) da indirizzare alle non autosufficienze, i 16,5 milioni per ristrutturare gli immobili regionali, i 3 milioni per incentivare le auto ecologiche, i 20 dati al Consiglio che almeno in parte potrebbero essere usati per le nostre richieste. E ancora, il ticket sanitario che la Regione non è obbligata ad applicare e che mostra una grossa incongruenza: se da una parte, infatti, Tondo dice che lo impugnerà davanti alla Corte costituzionale perché lede la specialità della Regione, dall'altra lo fa pagare retroattivamente ai cittadini. La CGIL rivendica, poi, l'esigenza di avviare un confronto sui 38,5 milioni di avanzo maturati nel comparto sanità, derivanti dall'applicazione del decreto Brunetta sul congelamento degli aumenti salariali.

Appoggio, anche se con urgenze diverse, da tutti i gruppi di opposizione, che hanno accennato agli emendamenti che presenteranno all'Aula specie per quanto riguarda risorse che potrebbero essere indirizzate a evitare il pagamento del ticket sanitario.

Da parte della maggioranza, invece, è stata notata la mancanza di una coesione sindacale all'incontro e sono state difese le scelte dell'Esecutivo regionale, definite obbligatorie. Altro che chiedere 10 euro, ha detto il capogruppo del Pdl, Daniele Galasso, ricordando che la sanità costa 2.469 milioni di euro a cui si devono aggiungere i 200 del sociale, poi ci sono i 470 per le autonomie locali, i 300 del debito pubblico, i 180 per il funzionamento della macchina regionale, e così via.

Il messaggio che la maggioranza ha voluto far passare è stato soprattutto che sostenere alcuni settori può sembrare un azzardo, invece è una mossa che farà da volano all'economia (vedi i fondi per le auto ecologiche). Quanto alla sanità, è l'unico settore che non ha subito una contrazione della spesa.

(immagini tv)