Pres. Franz: Assemblee legislative impegnate su costi della politica
(ACON) Trieste, 27 lug - MPB - Riformulazione dell'istituto del
vitalizio dei consiglieri regionali, adeguamento delle indennità
di carica a quelle europee, progressiva riduzione dei costi
degli organi politici delle Assemblee regionali.
Sono i punti portanti di un documento elaborato dal Comitato di
coordinamento della Conferenza dei presidenti delle Assemblee
legislative delle Regioni e delle Province autonome ritrovatisi a
Pescara per un workshop della CALRE, la Conferenza delle
Assemblee Legislative delle Regioni d'Europa, e al quale ha
partecipato anche il presidente del Consiglio del Friuli Venezia
Giulia Maurizio Franz.
I costi della politica sono stati al centro della nostra
attenzione - ha detto Franz - perché riteniamo che, per la
manovra di razionalizzazione della spesa di funzionamento che
ciascuna Regione sta portando avanti in questi mesi, sia
importante individuare parametri comuni di riferimento da
assumere per azioni di coordinamento della finanza pubblica per
il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni
democratiche regionali.
Inoltre, per dare piena attuazione a una riforma istituzionale
dello Stato - ha sottolineato Franz - diventa sempre più
necessario costituire quanto prima la seconda Camera federale che
rappresenti le Regioni e gli Enti locali, non a elezione diretta
ma di secondo grado, garantendo così un'efficace coordinamento
istituzionale con la partecipazione degli eletti regionali e
degli enti locali al processo decisionale del nostro Paese.
Quanto ai lavori della CALRE, Franz ha evidenziato la necessità
che le Regioni diventino protagoniste del cambiamento in atto a
livello europeo: serve una forte cooperazione tra le istituzioni
regionali europee per superare la difficile fase economica e per
affrontare alcune emergenze, come quella dei fenomeni migratori
conseguenti alla crisi del Mediterraneo, che inizialmente si è
riversata esclusivamente sul nostro Paese.
Il presidente ha anche illustrato l'azione che da tempo il Friuli
Venezia Giulia ha intrapreso assieme a Veneto, Slovenia, Land
della Carinzia e ad alcune contee della Croazia, per giungere
quanto prima alla definizione del GECT (Gruppo europeo di
cooperazione transfrontaliera) che consentirà a queste realtà
istituzionali di progettare e attuare insieme concrete azioni nei
settori della sanità, della viabilità, del trasporto pubblico e
del turismo.