PD: Brussa, nuovamente finanziate realtà editoriali e tv locali
(ACON) Trieste, 1 ago - COM/AB - Finalmente rifinanziato, anche
se in misura minore di quanto auspicato, il capitolo relativo
alla realtà editoriale periodica e non periodica locale, grazie a
un emendamento presentato dal consigliere regionale del PD Franco
Brussa, sottoscritto da altri colleghi di gruppo e approvato nel
corso del recente assestamento di bilancio.
Era più di un anno e mezzo che l'esponente PD si batteva, in
varie forme, affinché venisse ripristinato un minimo di
finanziamento a questo settore che rappresenta una voce
importante per la valorizzazione della cultura, della storia,
delle tradizioni della nostra regione, dopo che inopinatamente la
Giunta Tondo aveva negli ultimi due bilanci azzerato quel
capitolo e privato moltissime realtà editoriali e tv locali di un
qualsiasi sostegno.
Erano state più di un centinaio, infatti, le associazioni, i
circoli, gli enti i consorzi, che fino al 2009 - ricorda Brussa -
avevano beneficiato dei contributi previsti dalla legge regionale
23/1965, con una spesa complessiva di circa 350.000 euro.
Pubblicazioni quali La Patrie dal Friul, Fogolar Furlan, Nuova
Iniziativa Isontina; notiziari come Trieste Oggi e tv locali
operanti in montagna come Telealto But; riviste dalla tiratura
anche di 36 mila copie come quella del CAI, o dal rilievo
istituzionale come quella dell'ANCI, o dalla valenza culturale e
sociale come quella dell'Ente Friuli nel mondo, hanno seriamente
rischiato - spiega l'esponente PD - di non far sentire più la
loro voce, causa la soppressione definitiva dei finanziamenti
regionali previsti per queste attività.
Ora, se anche i 20.000 euro stanziati rappresentano sicuramente
una cifra del tutto lontana dalle reali esigenze di questo
settore, per lo meno - evidenzia Brussa - è stato evitato che il
capitolo fosse cancellato definitivamente (dopo due anni
consecutivi di mancato finanziamento i capitoli del bilancio
decadono), il che consentirà di cogliere l'occasione della
prossima finanziaria per prevedere una posta più consistente.
Fare questo - conclude l'esponente PD - non è solo un
riconoscimento morale per valorizzare l'impegno delle molte
centinaia di volontari che gratuitamente operano all'interno di
queste realtà, ma anche un modo per riconoscere loro quel ruolo
di servizio sociale, nei vari campi coinvolti, a beneficio della
comunità regionale.