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LN: De Mattia, 75 milioni all'economia regionale

03.08.2011
15:42
(ACON) Trieste, 3 ago - COM/RC - L'assestamento di bilancio 2011 approvato la scorsa settimana dall'Aula ristabilisce le gerarchie tra politica e ragioneria. La manovra non è stata un mero esercizio di contabilità, ma un piano politico forte che ha puntato con decisione sullo sviluppo economico, garantendo risorse ingenti - circa 75 milioni, agricoltura compresa - alle attività produttive, mettendo comunque in sicurezza comparti strategici quali la sanità e il sistema sociale.

Ugo De Mattia, vicecapogruppo della Lega Nord in Consiglio regionale nonché uno dei relatori di maggioranza del provvedimento, si unisce all'assessore Federica Seganti nell'esprimere soddisfazione per "il licenziamento di quello che possiamo definire un piccolo bilancio. Questa manovra ha assunto una valenza politica molto decisa, e lo sviluppo economico è diventato la colonna vertebrale del provvedimento. La politica ha risposto "presente" all'appello lanciato dal mondo del lavoro e dagli operatori. In economia il tempismo è fondamentale, per questo tutte le poste stanziate devono essere messe subito in circolo".

Le richieste di fondi anticrisi sono in picchiata, mentre prendono quota le domande per nuovi investimenti da parte delle imprese - hanno fatto sapere i due rappresentanti del Carroccio. Sono segnali incoraggianti, che ci inducono a scommettere su una ripresa economica imminente. L'innovazione resta la base per la competitività di un'impresa, ma questa manovra contiene finanziamenti molto corposi anche per la riqualificazione di strutture già esistenti. L'obiettivo è solleticare gli appetiti di nuovi investitori e contestualmente sostenere con forza chi si è già messo pesantemente in gioco sul nostro territorio, creando ricchezza e posti di lavoro per i nostri cittadini.

Così le cifre: 10 milioni ai fondi di rotazione per investimenti, consolidamento e prestito partecipativo; 10 per i distretti della sedia e del legno arredo; 20 per lo sviluppo competitivo delle piccole e medie imprese e la loro internazionalizzazione; 10 per l'innovazione di artigianato, commercio, turismo e industria; 5 per il turismo; 15 per l'agricoltura; 5 per il recupero di capannoni dimessi: totale 75 milioni.

Un vero tesoretto, di questi tempi - è il commento di De Mattia e Seganti con un'ultima battuta sul turismo: è un settore che non delocalizza per definizione. Un turismo in salute diventa una vera locomotiva per la crescita, con benefici che ricadono su ristoranti, alberghi, bar, bed and breakfast (cui sono stati assegnati altri 300.000 euro) negozi e su tutto il terziario.