LN: De Mattia, 75 milioni all'economia regionale
(ACON) Trieste, 3 ago - COM/RC - L'assestamento di bilancio
2011 approvato la scorsa settimana dall'Aula ristabilisce le
gerarchie tra politica e ragioneria. La manovra non è stata un
mero esercizio di contabilità, ma un piano politico forte che ha
puntato con decisione sullo sviluppo economico, garantendo
risorse ingenti - circa 75 milioni, agricoltura compresa - alle
attività produttive, mettendo comunque in sicurezza comparti
strategici quali la sanità e il sistema sociale.
Ugo De Mattia, vicecapogruppo della Lega Nord in Consiglio
regionale nonché uno dei relatori di maggioranza del
provvedimento, si unisce all'assessore Federica Seganti
nell'esprimere soddisfazione per "il licenziamento di quello che
possiamo definire un piccolo bilancio. Questa manovra ha assunto
una valenza politica molto decisa, e lo sviluppo economico è
diventato la colonna vertebrale del provvedimento. La politica ha
risposto "presente" all'appello lanciato dal mondo del lavoro e
dagli operatori. In economia il tempismo è fondamentale, per
questo tutte le poste stanziate devono essere messe subito in
circolo".
Le richieste di fondi anticrisi sono in picchiata, mentre
prendono quota le domande per nuovi investimenti da parte delle
imprese - hanno fatto sapere i due rappresentanti del Carroccio.
Sono segnali incoraggianti, che ci inducono a scommettere su una
ripresa economica imminente. L'innovazione resta la base per la
competitività di un'impresa, ma questa manovra contiene
finanziamenti molto corposi anche per la riqualificazione di
strutture già esistenti. L'obiettivo è solleticare gli appetiti
di nuovi investitori e contestualmente sostenere con forza chi si
è già messo pesantemente in gioco sul nostro territorio, creando
ricchezza e posti di lavoro per i nostri cittadini.
Così le cifre: 10 milioni ai fondi di rotazione per investimenti,
consolidamento e prestito partecipativo; 10 per i distretti della
sedia e del legno arredo; 20 per lo sviluppo competitivo delle
piccole e medie imprese e la loro internazionalizzazione; 10 per
l'innovazione di artigianato, commercio, turismo e industria; 5
per il turismo; 15 per l'agricoltura; 5 per il recupero di
capannoni dimessi: totale 75 milioni.
Un vero tesoretto, di questi tempi - è il commento di De Mattia e
Seganti con un'ultima battuta sul turismo: è un settore che non
delocalizza per definizione. Un turismo in salute diventa una
vera locomotiva per la crescita, con benefici che ricadono su
ristoranti, alberghi, bar, bed and breakfast (cui sono stati
assegnati altri 300.000 euro) negozi e su tutto il terziario.