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PD: Moretton, varaizioni di bilancio e contributi prima casa

04.08.2011
10:58
(ACON) Trieste, 4 ago - COM/RC - Le dichiarazioni del presidente Renzo Tondo sulle variazioni di bilancio, e in particolare sulla soluzione ai problemi di chi ha presentato domanda di contributo per la prima casa nel 2011, non sono veritiere. Così almeno le considera il capogruppo del PD, Gianfranco Moretton, che si dice sorpreso dell'ottimismo espresso dal presidente.

In realtà - dice Moretton - stride molto con la situazione di difficoltà che sta vivendo anche la nostra regione. E sicuramente di rimpasto di Giunta (che oggi Tondo nega) si parlerà dopo la pausa estiva perché lo scontento all'interno della maggioranza è forte e sempre più palese.

Le imprese e altri operatori interessati non hanno possibilità immediata di accedere ai finanziamenti - prosegue - perciò potrebbe essere troppo tardi per dare ossigeno ai destinatari visto che è proprio la tempestività, in tempo di crisi, a fare la differenza. Forse Tondo non ha capito la gravità economica del momento.

Non può bastare poi la sua amarezza in merito alla mancanza totale di finanziamenti dal CIPE per il porto di Trieste e attribuire la responsabilità ad altri. Meglio farebbe - sempre per Moretton - con un mea culpa e correre concretamente ai ripari.

Quanto alle domande di contributo per la prima casa, il consigliere di opposizione fa presente che lo stanziamento previsto con la manovra di fine luglio consente lo scorrimento delle graduatorie solo per il 2010. Mentre per le domande del 2011, che sono circa 5.400, non ci sono risorse disponibili se non per quelle presentate fino a febbraio, diversamente da quanto dichiarato da Tondo.

Ciò che più preoccupa - conclude Moretton - è l'idea della Giunta di presentare la riforma della casa entro la fine dell'anno accompagnata dalla giustificazione della mancanza di risorse finanziarie. Questo potrebbe far cambiare i requisiti per l'accesso al contributo, ovvero cambiare le regole a gioco iniziato. Il gruppo del PD ha avvertito Tondo che, qualora intendesse procedere in tal senso, agirà in maniera incisiva per evitare di penalizzare i cittadini da eventuali effetti retroattivi.