UDC: Sasco, sul porto di Trieste un'altra beffa dal CIPE
(ACON) Trieste, 5 ago - COM/AB - "Ennesima beffa perpetrata ai
danni di Trieste e del suo porto. Nella sua ultima riunione, il
CIPE ha stanziato 7 mila milioni di euro per infrastrutture da
realizzare in Lombardia, Sicilia, Sardegna e Puglia e non ha
trovato 30 milioni (lo 0,4% di quanto deliberato) che il porto di
Trieste attende vanamente da due anni. Parlamentari di
maggioranza eletti a Trieste, se ci siete battete un forte colpo
e ribellarvi energicamente a quanto viene disposto a Roma dal
Governo nazionale".
Commenta così il capogruppo UDC in Consiglio regionale, Edoardo
Sasco la notizia dell'ennesima decisione del CIPE, che esclude
un primo finanziamento per realizzare la Piattaforma logistica a
Trieste.
"Il 29 giugno scorso, con un'interrogazione urgente diretta
all'assessore ai trasporti e infrastrutture Riccardi - continua
Sasco - avevo manifestato preoccupazione e rabbia per l'ennesima
esclusione del porto di Trieste dai fondi CIPE. Infatti, durante
la campagna elettorale per le amministrative, i ministri Matteoli
e Frattini avevano fornito assicurazioni per l'immediato
finanziamento statale dell'opera, promessa purtroppo non
realizzatasi".
"Un simile comportamento da parte del Governo - aggiunge
l'esponente centrista - suona ora come un'enorme presa in giro
dei confronti della Regione e della città di Trieste. A questo
punto i parlamentari di maggioranza eletti a Trieste dovrebbero
finalmente far sentire in modo energico la loro voce, come
abitualmente fanno i loro colleghi siciliani, sardi o pugliesi e
come richiesto dai loro elettori".
"L'amara conclusione è - termina Sasco - che il rilancio
dell'attività portuale di Trieste e nel Friuli Venezia Giulia si
allontana ulteriormente e la nostra economia, già di per sé
fragile, subisce un ulteriore danno del quale il Governo e le
forze politiche che lo sostengono devono assumersi tutte le
responsabilità".