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PD: Moretton, ai sindaci il governo dell'acqua

07.08.2011
23:07
(ACON) Trieste, 7 ago - COM/AB - Il 20 aprile scorso è stato costituito a Roma, presso la Conferenza Unificata, un tavolo tecnico tra Regioni, Stato ed Enti locali per affrontare le problematiche derivanti dalla cancellazione degli Ambiti Territoriali Ottimali (ATO) che regolano la gestione dei servizi idrici integrati.

Oltre alla soppressione - osserva il capogruppo PD in Consiglio regionale Gianfranco Moretton - la legge demanda alle Regioni la scelta del soggetto che eserciterà le funzioni svolte dagli ATO.

Al tavolo tecnico sono emerse forti perplessità sul trasferimento delle competenze alle Province, sia per ragioni tecniche sia giuridiche, con la conclusione che debbano essere mantenute in capo ai Comuni. Ciò è stato confermato anche dall'esito referendario di giugno, che ha abrogato l'articolo 23 bis del DL 112/2008, consentendo così gli affidamenti in house, con la gestione totalmente pubblica.

In conformità a quanto detto, considerato che la proprietà degli impianti e delle reti è dei Comuni, non è possibile trasferire alle Province le funzioni degli ATO.

A fronte di queste nuove situazioni - aggiunge Moretton - non è chiara la ragione della mancata partecipazione al tavolo di un rappresentante della nostra Regione. Inoltre, ad aggravare la situazione, non si comprende come mai il Friuli Venezia Giulia non abbia ancora indicato alla Conferenza Unificata come intende riformare il servizio idrico integrato. Per di più, siamo gli unici, insieme alla Campania, a non aver ancora adempiuto.

Ora ci auguriamo che, a fronte di tale declaratoria, assunta in un importante tavolo tecnico con tutti i rappresentanti delle Regioni tranne il FVG, i propositi della Lega Nord regionale che, da molto tempo insiste nel voler attribuire le competenze della gestione dell'acqua alle Province, vengano meno. Se questa idea non dovesse essere messa da parte rimarrebbe ancora per chissà quanto tempo bloccato il progetto di legge di riforma del servizio idrico.

Crediamo che l'interesse dei cittadini e dei sindaci - conclude Moretton - debba prevalere sul diktat leghista, perché riteniamo sia giunto il tempo di avere un servizio idrico integrato efficiente e con tariffe controllate direttamente dai sindaci. AB