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Idv: Agnola, in autunno un patto politico-sociale

10.08.2011
17:16
(ACON) Trieste, 10 ago - COM/AB - "In autunno il Consiglio regionale attuerà la revisione dei costi della politica, soprattutto in ordine ai vitalizi che sono, onestamente, impresentabili all'opinione pubblica. Nello stesso tempo deve aprirsi un tavolo di confronto con Confindustria regionale (così come con le altre categorie produttive) dove vengano trattati i temi della parte finale della legislatura che dovrà avere una impostazione costituente e dove l'opinione del settore economico di punta dovrà avere la dovuta considerazione".

È questo il pensiero del consigliere regionale dell'Idv Enio Agnola, vicepresidente della II Commissione Attività economiche, in relazione alle esternazione del numero uno di Confindustria regionale.

"C'è bisogno di un patto politico-sociale in questa regione tra una classe politica che recuperi piena credibilità rispetto ai cittadini, a cui verranno chiesti sacrifici sempre più pesanti e il mondo economico, che dovrà da una parte concorrere alle scelte di settore in vista della Finanziaria 2012 e dall'altra dire la sua sulle prospettive di questa regione, ma soprattutto creare un fronte regionale di difesa della specialità e dell'autonomia finanziaria che le previsioni del governo in termini di obbligo di riduzione di spesa per i prossimi anni ne decretano la morte certa".

"È necessario - continua Agnola - aprire contemporaneamente un tavolo di discussione con Roma sul riequilibrio delle competenze e dei trasferimenti per eliminare il profondo svantaggio rispetto alle altre Regioni a statuto speciale e nello stesso tempo dare il via a una serie di interventi legislativi di riforma dei settori che più pesano sul bilancio regionale quali sanità, enti locali, struttura amministrativa regionale, fondi europei, sostegno alle imprese".

"Le nubi che si addensano sul nostro Paese e sull'Europa chiamano a una grande presa di responsabilità, dove la classe politica deve rinunciare ai propri privilegi per unirsi con rinnovata credibilità alle forze economiche e sociali e costruire un futuro possibile, facendo emergere la parte migliore della nostra regione con lo stesso spirito che ha accompagnato la ricostruzione del Friuli".