Idv: Agnola, serve riequilibro con Regioni a statuto speciale
(ACON) Trieste, 12 ago - COM/AB - Nei rapporti con Roma la
Regione deve cambiare strategia, altrimenti la specialità
diventerà una patente scaduta.
Il consigliere regionale di Idv Enio Agnola focalizza così la
situazione che si sta creando in previsione della prossima
finanziaria, con l'anticipo al 2012 di tagli per oltre 300
milioni, oltre ai 370 frettolosamente accettati quale contributo
al federalismo fiscale.
Da tempo insistiamo su un fatto ben chiaro: la nostra Regione
deve pretendere che ci sia un immediato riequilibrio nelle
compartecipazioni ai tributi all'interno delle Regioni a statuto
speciale, che ci vede in condizioni largamente più svantaggiate
rispetto a Trentino, Val D'Aosta e naturalmente Sicilia e
Sardegna.
Finora il Governo regionale - continua Agnola - per tentare di
arginare l'azione di Tremonti ha cercato di fare cartello con le
altre speciali, ottenendo in cambio ipotesi di riduzione di spesa
per i prossimi anni fuori da ogni possibilità di sostenibilità
per noi, mentre per le altre quattro basterà ridurre quelle ampie
condizioni di privilegio che sono sotto gli occhi di tutti e che
giustamente fanno infuriare le Regioni ordinarie (vedi ad esempio
le assunzioni selvagge in Sicilia, 4 nuove Province in Sardegna,
le super indennità nei piccolissimi comuni in Val d'Aosta, i
sostegni straordinari alle imprese del Trentino).
È quindi assolutamente urgente imporre al Governo un tavolo dove
le Regioni speciali siano poste nelle stesse condizioni di
compartecipazione erariale rispetto alle competenze trasferite.
L'insostenibilità delle pretese governative è del tutto evidente
laddove si ricorda che non appena sono diminuite le entrate per
effetto della crisi, la nostra Regione ha dovuto immediatamente
tagliare la spesa per oltre 300 milioni per assenza di margini
finanziari; con i nuovi tagli previsti, si dovranno operare
riduzioni di spesa tali da rendere pressoché inutile tutto il
processo di sviluppo realizzato negli ultimi decenni e far venire
meno i livelli di servizi essenziali quali sanità e assistenza ai
soggetti più deboli, senza contare il sostegno all'economia e ai
Comuni, oltre al rischio di un definitivo tramonto degli
investimenti sulle infrastrutture.
Certamente tutta l'opposizione è pronta a fare la sua parte -
conclude Agnola - sarebbe opportuno un confronto bipartisan sulla
grave situazione anche in pieno agosto, perché a Roma proprio in
questi giorni si prendono decisioni difficili poi da cambiare.