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Idv: Agnola, serve riequilibro con Regioni a statuto speciale

12.08.2011
12:37
(ACON) Trieste, 12 ago - COM/AB - Nei rapporti con Roma la Regione deve cambiare strategia, altrimenti la specialità diventerà una patente scaduta.

Il consigliere regionale di Idv Enio Agnola focalizza così la situazione che si sta creando in previsione della prossima finanziaria, con l'anticipo al 2012 di tagli per oltre 300 milioni, oltre ai 370 frettolosamente accettati quale contributo al federalismo fiscale.

Da tempo insistiamo su un fatto ben chiaro: la nostra Regione deve pretendere che ci sia un immediato riequilibrio nelle compartecipazioni ai tributi all'interno delle Regioni a statuto speciale, che ci vede in condizioni largamente più svantaggiate rispetto a Trentino, Val D'Aosta e naturalmente Sicilia e Sardegna.

Finora il Governo regionale - continua Agnola - per tentare di arginare l'azione di Tremonti ha cercato di fare cartello con le altre speciali, ottenendo in cambio ipotesi di riduzione di spesa per i prossimi anni fuori da ogni possibilità di sostenibilità per noi, mentre per le altre quattro basterà ridurre quelle ampie condizioni di privilegio che sono sotto gli occhi di tutti e che giustamente fanno infuriare le Regioni ordinarie (vedi ad esempio le assunzioni selvagge in Sicilia, 4 nuove Province in Sardegna, le super indennità nei piccolissimi comuni in Val d'Aosta, i sostegni straordinari alle imprese del Trentino).

È quindi assolutamente urgente imporre al Governo un tavolo dove le Regioni speciali siano poste nelle stesse condizioni di compartecipazione erariale rispetto alle competenze trasferite.

L'insostenibilità delle pretese governative è del tutto evidente laddove si ricorda che non appena sono diminuite le entrate per effetto della crisi, la nostra Regione ha dovuto immediatamente tagliare la spesa per oltre 300 milioni per assenza di margini finanziari; con i nuovi tagli previsti, si dovranno operare riduzioni di spesa tali da rendere pressoché inutile tutto il processo di sviluppo realizzato negli ultimi decenni e far venire meno i livelli di servizi essenziali quali sanità e assistenza ai soggetti più deboli, senza contare il sostegno all'economia e ai Comuni, oltre al rischio di un definitivo tramonto degli investimenti sulle infrastrutture.

Certamente tutta l'opposizione è pronta a fare la sua parte - conclude Agnola - sarebbe opportuno un confronto bipartisan sulla grave situazione anche in pieno agosto, perché a Roma proprio in questi giorni si prendono decisioni difficili poi da cambiare.