PD: Moretton, gestire emergenza senza rinunciare a specialità
(ACON) Trieste, 14 ago - COM/AB - Restando in linea con quanto
chiesto dal presidente della Repubblica Napolitano, di fronte
all'emergenza ci sentiamo di essere direttamente e
obbligatoriamente protagonisti di scelte coraggiose. Però,
proprio in merito a queste scelte, sarà necessario agire e
valutare in modo appropriato come e dove intervenire. La nostra
Regione a statuto speciale dovrà tener conto della sua specialità
per non venir meno ad alcune esigenze che sono e restano
prioritarie proprio in virtù di quella specialità acquisita e
alla quale non si deve venir meno.
Il giudizio è del capogruppo PD in Consiglio regionale Gianfranco
Moretton che aggiunge.
Il presidente Tondo ha il dovere di fare scelte obbligate ma
opportune, vale a dire agire e intervenire in maniera distinta
anche e proprio in funzione della realtà territoriale della
nostra regione. Non potrà e non dovrà applicare a scatola chiusa
quanto è stato stabilito dal provvedimento di legge nazionale.
E' suo il compito di esaminare attentamente quanto possa essere
direttamente praticabile e quanto, invece, vada vagliato e
adattato specificatamente alla nostra realtà regionale.
L'autonomia acquisita deve consentirci di agire anche nei tagli
della spesa e, in particolare, puntare a variare gli interventi
perché tutto non ricada troppo pesantemente sulla testa dei
cittadini, soprattutto laddove esistono situazioni dove ridurre
significherebbe togliere la vita.
Un compito arduo ma doveroso, per il quale ci impegneremo a
valutare e proporre soluzioni per evitare vessazioni e ricadute
sui cittadini. Ci rendiamo conto che il momento è difficile e che
è importante agire responsabilmente e proprio per questo si deve
adeguarlo alla realtà territoriale che da sempre distingue la
nostra Regione.
Inutile dire - conclude Moretton - che se la Giunta Tondo avesse
avviato quelle riforme tanto da noi sollecitate e sperate, ora si
potrebbe affrontare con meno gravità la situazione che incombe
con una ricaduta molto rischiosa per la tenuta della già grave
economia. E' il momento di agire e, proprio per questo, non si
dovrà farlo frettolosamente e indistintamente.