Pdl: Camber, francobollo vaticano per Rugerius Boscovich
(ACON) Trieste, 18 ago - COM/AB - Città del Vaticano ha scelto
la versione latina del nome del noto scienziato e intellettuale
raguseo Ruggero Giuseppe Boscovich per il francobollo celebrativo
che verrà emesso in suo onore al terzo centenario della nascita
(1711): Rugerius Boscovich.
È della fine del 2010 un'interrogazione del consigliere regionale
del PdL Piero Camber al presidente Tondo allorquando si seppe
che, nel programma delle emissioni filateliche delle Poste
Vaticane, per il 2011 figurava un francobollo celebrativo
dell'insigne matematico e gesuita Ruggero Giuseppe Boscovich con
il nome riportato in croato.
Nella sua interrogazione Camber denunciava come questa
eventualità di spacciare come croato lo studioso dalmata fosse un
autentico vulnus alla sua memoria e alle ragioni storiche e
culturali. Invitava quindi il presidente Tondo a intervenire
presso la Presidenza del Consiglio e il Ministero degli Affari
esteri perchè evitassero alle autorità vaticane questo
stravolgimento della verità storica, che poteva anche apparire
come modo per blandire il nazionalismo croato in vista della
visita in Croazia del Santo Padre, avvenuta poi in giugno.
Con lettera del 12 aprile 2011, il presidente Tondo informava il
consigliere Camber che, attraverso l'interessamento diretto del
ministro Franco Frattini e nel pieno rispetto dei Patti
Lateranensi (per i quali lo Stato della Città del Vaticano emette
francobolli in piena autonomia, senza l'obbligo di previa
consultazione con l'Italia), si era venuti a avere rassicurazioni
sul fatto che le Poste vaticane si starebbero orientando a
utilizzare la versione latina del nome al posto di quella slava.
E così è stato.
L'Ufficio filatelico e numismatico del Governatorato della Città
del Vaticano ha annunciato, nei giorni scorsi, che l'omaggio sarà
per Rugerius Boscovich "a ruota nelle serie attese per il 2
settembre, prodotto in fogli da dieci e tirato per un massimo di
150 mila unità" (valore 3,30 euro). L'emissione congiunta con la
Croazia avverrà il 13 settembre, ma non si conoscono ancora le
caratteristiche, anche linguistiche, della versione croata.
"Viene il sospetto - afferma Camber - che tale versione sarà,
appunto, croata. Per nazionalismo - conclude - ma anche per
interessi economici, come dimostra in questi ultimi tempi
l'incredibile e sconcertante vicenda del monastero di Daila,
vicino a Cittanova d'Istria, già di proprietà dei monaci
benedettini dell'Abbazia di Praglia (PD). Una storia di cui
bisognerà trattare più diffusamente per riflettere sul
comportamento di chi sta per entrare nell'Unione europea".