Pdl: Tononi, abolizione legge commercio, meglio tardi che mai
(ACON) Trieste, 2 set - COM/MPB - "Meglio tardi che mai. La
legge regionale sul commercio era palesemente anacronistica e gli
interventi sia per via giuridica che di iniziativa politica
nazionale lo hanno messo in chiaro cassando, di fatto, una legge
che avrebbe piegato il settore a favore della forte concorrenza
con i Paesi vicini. Anche se tardivo, il dietro front della Lega
Nord evidenzia che la necessità di liberalizzazioni non è una
questione di campanile ma un'esigenza reale".
Ad affermarlo è il consigliere regionale del Pdl, Piero Tononi,
da sempre contrario alla legge regionale sul commercio.
"Non ho votato quella legge e mi sono sempre battuto per la sua
abolizione. Il buon senso alla fine è stato premiato. In Friuli
Venezia Giulia il settore commerciale soffre sul piano fiscale la
forte concorrenza delle imprese di oltre confine. Costringere le
grandi catene a chiudere la domenica rappresentava un suicidio in
termini economici e un regalo alle realtà di oltre confine
soprattutto in questo momento di crisi economica".
"E' evidente che non sussiste alcuna parità di condizioni per i
commercianti che operano nella nostra regione. Chi non si
arrendeva all'evidenza e continuava a difendere una legge
anacronistica come quella del 2008, che non è stata mai condivisa
dalla quasi totalità del Pdl triestino, evidentemente cercava di
difendere piccoli interessi elettorali e di bottega che non hanno
nulla a che vedere con i veri interessi della collettività".
"Certo è - precisa Tononi - che bisogna mettere in campo tutte le
azioni necessarie per rendere ancora più appetibile il piccolo
commercio cittadino e al contempo calmierare le concessioni per
la grande distribuzione. Parte attiva deve essere svolta anche
dal sindacato che può vigilare sull'applicazione delle diverse
forme contrattuali che garantiscono il giusto riposo al
lavoratore".