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Pdl: Tononi, abolizione legge commercio, meglio tardi che mai

02.09.2011
11:22
(ACON) Trieste, 2 set - COM/MPB - "Meglio tardi che mai. La legge regionale sul commercio era palesemente anacronistica e gli interventi sia per via giuridica che di iniziativa politica nazionale lo hanno messo in chiaro cassando, di fatto, una legge che avrebbe piegato il settore a favore della forte concorrenza con i Paesi vicini. Anche se tardivo, il dietro front della Lega Nord evidenzia che la necessità di liberalizzazioni non è una questione di campanile ma un'esigenza reale".

Ad affermarlo è il consigliere regionale del Pdl, Piero Tononi, da sempre contrario alla legge regionale sul commercio.

"Non ho votato quella legge e mi sono sempre battuto per la sua abolizione. Il buon senso alla fine è stato premiato. In Friuli Venezia Giulia il settore commerciale soffre sul piano fiscale la forte concorrenza delle imprese di oltre confine. Costringere le grandi catene a chiudere la domenica rappresentava un suicidio in termini economici e un regalo alle realtà di oltre confine soprattutto in questo momento di crisi economica".

"E' evidente che non sussiste alcuna parità di condizioni per i commercianti che operano nella nostra regione. Chi non si arrendeva all'evidenza e continuava a difendere una legge anacronistica come quella del 2008, che non è stata mai condivisa dalla quasi totalità del Pdl triestino, evidentemente cercava di difendere piccoli interessi elettorali e di bottega che non hanno nulla a che vedere con i veri interessi della collettività".

"Certo è - precisa Tononi - che bisogna mettere in campo tutte le azioni necessarie per rendere ancora più appetibile il piccolo commercio cittadino e al contempo calmierare le concessioni per la grande distribuzione. Parte attiva deve essere svolta anche dal sindacato che può vigilare sull'applicazione delle diverse forme contrattuali che garantiscono il giusto riposo al lavoratore".