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PD: Moretton, specialità, terza corsia e edilizia ospedaliera

04.09.2011
15:37
(ACON) Trieste, 4 set - COM/AB - La condivisione da parte del Governo dell'emendamento che contiene la clausola di salvaguardia per tutelare le prerogative delle Regioni speciali è un fatto molto positivo per il Friuli Venezia Giulia.

Ad affermarlo è il capogruppo del PD in Consiglio regionale Gianfranco Moretton, che ritiene come questo fatto, politicamente rilevante, dimostri come sia importante la condivisione di tutte le forze politiche regionali per conseguire risultati fondamentali per il nostro territorio.

Giova ricordare che l'iniziativa assunta da Tondo, accogliendo la richiesta del gruppo consiliare PD, di convocare i parlamentari e capigruppo in Consiglio regionale sia di maggioranza che di opposizione, abbia ottenuto i frutti sperati. E di questa grande intesa, nell'interesse dei nostri cittadini, bisogna riconoscere in particolare l'impegno dei nostri parlamentari, che a Roma si sono adoperati per una positiva soluzione del problema.

Ora, con il riconoscimento del mantenimento dell'autonomia e specialità della Regione FVG, sarà possibile guardare al futuro con rinnovato vigore che consentirà di proseguire nella politica di sviluppo del territorio. Ma, pur essendo tutto importante, non sarà sufficiente se il presidente Tondo non s'impegnerà ulteriormente affinché il Governo nazionale riconosca le esigenze connesse all'ammodernamento dell'A4, conferendo una parte di risorse indispensabili per la realizzazione della terza corsia e anche per rendere accettabile il costo del pedaggio autostradale.

Invitiamo quindi Tondo - conclude Moretton - a proseguire sulla strada intrapresa, esercitando con forza una politica che convinca il Governo che il FVG deve essere nelle condizioni di rendere moderne le grandi infrastrutture, ma anche di portare a termine il progetto dell'edilizia ospedaliera, i cui finanziamenti sono bloccati al ministero della Salute e dell'Economia da troppo tempo. Se tale fermo continuerà a persistere, è evidente che le strutture sanitarie della regione non potranno essere realizzate e tanto meno adeguare alle normative vigenti.