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LN: Razzini, basta centri commerciali, sì ai piccoli negozi

05.09.2011
15:20
(ACON) Trieste, 5 set - COM/AB - Approva la scelta della Giunta regionale di puntare sui centri commerciali naturali, per promuovere e valorizzare il salotto buono dei centri abitati. Giusto investire e finanziare progetti per erogare un servizio sempre più completo e punta il dito contro l'eccessivo proliferare dei centri commerciali che sorgono nelle periferie e che portano ricchezze solo a pochi. E rivendica il diritto/dovere della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia a legiferare in materia di commercio, senza sottostare a norme romane che collidono con le riforme da noi avviate e sottoscritte da cittadini, piccoli commercianti e dipendenti.

Federico Razzini, consigliere regionale della Lega Nord e presidente della II Commissione (attività produttive, commercio e industria), annuncia l'imminente convocazione di una seduta per "aprire un dibattito sull'argomento, nell'auspicio che Pdl e Pd mettano da parte l'interesse dei grandi potentati e contribuiscano a trovare una sintesi soddisfacente".

Secondo Razzini "serve una moratoria per arrestare la fioritura di baracconi di cemento sulle tangenziali. E bisogna dare un taglio con le polemiche sulle aperture domenicali: abbiamo fatto una legge per restituire equilibrio al settore, per frenare la bulimia della grande distribuzione e sostenere il piccolo commercio dei centri abitati, sia in città che nei paesi, e per difendere il diritto alla giornata di riposo a migliaia di commesse e lavoratori. Non vorremmo che tutto andasse a carte 48 per qualche sentenza sconsiderata che tutela gli interessi di qualche lobby".

"I centri commerciali - conclude Razzini - sono brutti esteticamente, ma è la loro valenza sociale a essere inquietante: spogliano le città e propongono un modello di aggregazione aberrante. Torniamo al piccolo commercio, quello a grandezza d'uomo. Auspico che il nostro Consiglio regionale eserciti con saggezza le sue prerogative in materia".