LN: Razzini, basta centri commerciali, sì ai piccoli negozi
(ACON) Trieste, 5 set - COM/AB - Approva la scelta della Giunta
regionale di puntare sui centri commerciali naturali, per
promuovere e valorizzare il salotto buono dei centri abitati.
Giusto investire e finanziare progetti per erogare un servizio
sempre più completo e punta il dito contro l'eccessivo
proliferare dei centri commerciali che sorgono nelle periferie e
che portano ricchezze solo a pochi. E rivendica il diritto/dovere
della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia a legiferare in
materia di commercio, senza sottostare a norme romane che
collidono con le riforme da noi avviate e sottoscritte da
cittadini, piccoli commercianti e dipendenti.
Federico Razzini, consigliere regionale della Lega Nord e
presidente della II Commissione (attività produttive, commercio e
industria), annuncia l'imminente convocazione di una seduta per
"aprire un dibattito sull'argomento, nell'auspicio che Pdl e Pd
mettano da parte l'interesse dei grandi potentati e
contribuiscano a trovare una sintesi soddisfacente".
Secondo Razzini "serve una moratoria per arrestare la fioritura
di baracconi di cemento sulle tangenziali. E bisogna dare un
taglio con le polemiche sulle aperture domenicali: abbiamo fatto
una legge per restituire equilibrio al settore, per frenare la
bulimia della grande distribuzione e sostenere il piccolo
commercio dei centri abitati, sia in città che nei paesi, e per
difendere il diritto alla giornata di riposo a migliaia di
commesse e lavoratori. Non vorremmo che tutto andasse a carte 48
per qualche sentenza sconsiderata che tutela gli interessi di
qualche lobby".
"I centri commerciali - conclude Razzini - sono brutti
esteticamente, ma è la loro valenza sociale a essere inquietante:
spogliano le città e propongono un modello di aggregazione
aberrante. Torniamo al piccolo commercio, quello a grandezza
d'uomo. Auspico che il nostro Consiglio regionale eserciti con
saggezza le sue prerogative in materia".