PD: Moretton, in grande difficoltà la sanità a Pordenone
(ACON) Trieste, 6 set - COM/AB - Sulla vicenda del nuovo
ospedale civile di Pordenone in Comina e della sperimentazione
degli ospedali riuniti, tutti i nodi stanno arrivando al pettine.
La situazione di notevole malessere percepita dai cittadini,
oltre che dai dipendenti del comparto sanitario, ha una precisa
responsabilità causata dall'iniziativa legislativa del
centrodestra, che ha voluto sperimentare gli ospedali riuniti,
non solo in provincia di Pordenone, e realizzare un nuovo
ospedale senza un disegno organico di organizzazione sanitaria.
La critica giunge dal capogruppo PD in Consiglio regionale
Gianfranco Moretton, che aggiunge.
Il risultato non poteva che essere quello a cui assistiamo: il
personale in forte difficoltà, costretto a turni a volte
disumani, e con il mondo infermieristico che comincia a non
credere più nella Regione. L'assessore Kosic ha dimostrato di non
essere in grado di assicurare nulla per quanto riguarda
l'indispensabile necessità di aumento dell'attuale organico e di
mantenere fede all'impegno di nuovi finanziamenti per la gestione
degli ospedali, vista la mancanza di anestesisti e infermieri.
Ad aggravare la situazione - aggiunge Moretton - è il dubbio sul
ritenere sufficiente, come dice Kosic, il milione di euro dato
all'Azienda ospedaliera, consapevole che il riequilibrio ne
richiederebbe di più.
Come se non bastasse, alla mancanza di un qualsiasi disegno
organico per la sanità pordenonese s'innesta anche la grana del
nuovo ospedale in Comina, voluto per i capricci derivanti dalla
campagna elettorale delle ultime elezioni regionali di qualche
esponente del centrodestra locale. Il risultato, a distanza di
oltre tre anni, è che all'orizzonte non ci sia nemmeno l'ombra di
una prospettiva.
E ora, complice anche la crisi economica, il rischio reale è che
la provincia di Pordenone rimanga a bocca asciutta. Non ci
saranno il nuovo ospedale, né tantomeno quello che doveva sorgere
all'interno dell'attuale sito ospedaliero di via Montereale. Come
a dire che i cittadini perderanno capra e cavoli.
È evidente che quanto sta accadendo ha precise responsabilità
dalle quali prendiamo le distanze - puntualizza Moretton -
manterremo però l'impegno di assumere iniziative politiche
propositive che diano risposte alla nostra comunità, che
giustamente pretende servizi socio-sanitari adeguati.
Ciò che rammarica e genera forte rabbia è constatare che per le
scelte improvvide e superficiali fatte all'inizio della
legislatura, Pordenone ha perso l'occasione di dare concretezza
alla realizzazione del nuovo ospedale, vanificando il lavoro che
il centrosinistra aveva lasciato in eredità, e bloccando un
progetto avanzato che richiedeva solo di essere appaltato. Se il
centrodestra avesse proseguito sulla strada programmata, oggi
Pordenone avrebbe una struttura sanitaria costata molto meno di
quella ideata per la Comina e compatibile con la crisi economica
già allora in atto.
Domani all'ospedale di Pordenone ci sarà un'altra inaugurazione,
la terza, che riguarda la neurologia, che versa ancora in una
situazione di sofferenza. Ciò creerà altre difficoltà per la già
cronica carenza di personale - conclude Moretton - senza contare
che nella Destra Tagliamento la riabilitazione è soggetta al
disagio dei tempi di attesa molto lunghi. Se domani Tondo si
presenterà all'inaugurazione, saremo curiosi di sentire cosa dirà.