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PD: Moretton, in grande difficoltà la sanità a Pordenone

06.09.2011
13:06
(ACON) Trieste, 6 set - COM/AB - Sulla vicenda del nuovo ospedale civile di Pordenone in Comina e della sperimentazione degli ospedali riuniti, tutti i nodi stanno arrivando al pettine. La situazione di notevole malessere percepita dai cittadini, oltre che dai dipendenti del comparto sanitario, ha una precisa responsabilità causata dall'iniziativa legislativa del centrodestra, che ha voluto sperimentare gli ospedali riuniti, non solo in provincia di Pordenone, e realizzare un nuovo ospedale senza un disegno organico di organizzazione sanitaria.

La critica giunge dal capogruppo PD in Consiglio regionale Gianfranco Moretton, che aggiunge.

Il risultato non poteva che essere quello a cui assistiamo: il personale in forte difficoltà, costretto a turni a volte disumani, e con il mondo infermieristico che comincia a non credere più nella Regione. L'assessore Kosic ha dimostrato di non essere in grado di assicurare nulla per quanto riguarda l'indispensabile necessità di aumento dell'attuale organico e di mantenere fede all'impegno di nuovi finanziamenti per la gestione degli ospedali, vista la mancanza di anestesisti e infermieri.

Ad aggravare la situazione - aggiunge Moretton - è il dubbio sul ritenere sufficiente, come dice Kosic, il milione di euro dato all'Azienda ospedaliera, consapevole che il riequilibrio ne richiederebbe di più.

Come se non bastasse, alla mancanza di un qualsiasi disegno organico per la sanità pordenonese s'innesta anche la grana del nuovo ospedale in Comina, voluto per i capricci derivanti dalla campagna elettorale delle ultime elezioni regionali di qualche esponente del centrodestra locale. Il risultato, a distanza di oltre tre anni, è che all'orizzonte non ci sia nemmeno l'ombra di una prospettiva.

E ora, complice anche la crisi economica, il rischio reale è che la provincia di Pordenone rimanga a bocca asciutta. Non ci saranno il nuovo ospedale, né tantomeno quello che doveva sorgere all'interno dell'attuale sito ospedaliero di via Montereale. Come a dire che i cittadini perderanno capra e cavoli.

È evidente che quanto sta accadendo ha precise responsabilità dalle quali prendiamo le distanze - puntualizza Moretton - manterremo però l'impegno di assumere iniziative politiche propositive che diano risposte alla nostra comunità, che giustamente pretende servizi socio-sanitari adeguati.

Ciò che rammarica e genera forte rabbia è constatare che per le scelte improvvide e superficiali fatte all'inizio della legislatura, Pordenone ha perso l'occasione di dare concretezza alla realizzazione del nuovo ospedale, vanificando il lavoro che il centrosinistra aveva lasciato in eredità, e bloccando un progetto avanzato che richiedeva solo di essere appaltato. Se il centrodestra avesse proseguito sulla strada programmata, oggi Pordenone avrebbe una struttura sanitaria costata molto meno di quella ideata per la Comina e compatibile con la crisi economica già allora in atto.

Domani all'ospedale di Pordenone ci sarà un'altra inaugurazione, la terza, che riguarda la neurologia, che versa ancora in una situazione di sofferenza. Ciò creerà altre difficoltà per la già cronica carenza di personale - conclude Moretton - senza contare che nella Destra Tagliamento la riabilitazione è soggetta al disagio dei tempi di attesa molto lunghi. Se domani Tondo si presenterà all'inaugurazione, saremo curiosi di sentire cosa dirà.