PD-Ssk: Gabrovec, manca ancora il piano faunistico regionale
(ACON) Trieste, 6 set - COM/MPB - Per quale motivo il Friuli
Venezia Giulia è a tutt'oggi privo del Piano faunistico regionale
(PFR) previsto dalla legge regionale 6 del 2008, a prescindere
dal fatto che la legge è stata impugnata dal Governo nazionale?
A chiederlo è il consigliere regionale del PD-Slovenska skupnost
Igor Gabrovec, che aveva posto la domanda con una interrogazione
presentata già nel mese di marzo e indirizzata al presidente
della Regione Renzo Tondo e all'assessore competente per materia
Claudio Violino.
Gabrovec vuole sapere quali siano in merito gli intenti
dell'amministrazione regionale, anche in relazione al PFR
presentato con delibera n. 1264 del 2008 e alle osservazioni
pervenute e quali i tempi per arrivare all'adozione di un atto di
programmazione generale così importante per il raggiungimento dei
principali obiettivi dello strumento legislativo in materia.
Nella sua interrogazione il consigliere Gabrovec si richiama ai
numerosi ed attesi obiettivi assegnati al PFR dall'art. 8 della
legge 6, che vanno dalla tutela, conservazione e miglioramento
della fauna selvatica e della biodiversità alla gestione del
patrimonio faunistico e del prelievo venatorio.
Il 26 giugno 2008 la Giunta regionale adottava in via preliminare
il Piano faunistico predisposto dalla competente Direzione
centrale, stabilendo la sua pubblicazione sul sito web della
Regione per consentire nei 90 giorni successivi agli interessati
di inviare osservazioni, dopo di chè non se ne è saputo più nulla
- sottolinea il consigliere regionale Gabrovec - come del resto
emerso dalla recente presa di posizione delle associazioni
ambientaliste. Ma il problema non si ferma qui. Il PFR è uno
strumento indispensabile nella pianificazione delle attività
venatorie e quindi utile in primis ai cacciatori.
Non dimentichiamo poi gli agricoltori che sono il vero anello
debole di tutta la catena soprattutto se si considera che sono
quelli che subiscono i pesanti danni provocati dalla
proliferazione incontrollata della selvaggina (cervi e cinghiali,
ma anche volatili) - conclude il consigliere Gabrovec,
appellandosi nuovamente all'Esecutivo regionale affinché ponga
fine a questa troppo lunga fase di deregolamentazione.