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PD-Ssk: Gabrovec, manca ancora il piano faunistico regionale

06.09.2011
16:38
(ACON) Trieste, 6 set - COM/MPB - Per quale motivo il Friuli Venezia Giulia è a tutt'oggi privo del Piano faunistico regionale (PFR) previsto dalla legge regionale 6 del 2008, a prescindere dal fatto che la legge è stata impugnata dal Governo nazionale?

A chiederlo è il consigliere regionale del PD-Slovenska skupnost Igor Gabrovec, che aveva posto la domanda con una interrogazione presentata già nel mese di marzo e indirizzata al presidente della Regione Renzo Tondo e all'assessore competente per materia Claudio Violino.

Gabrovec vuole sapere quali siano in merito gli intenti dell'amministrazione regionale, anche in relazione al PFR presentato con delibera n. 1264 del 2008 e alle osservazioni pervenute e quali i tempi per arrivare all'adozione di un atto di programmazione generale così importante per il raggiungimento dei principali obiettivi dello strumento legislativo in materia.

Nella sua interrogazione il consigliere Gabrovec si richiama ai numerosi ed attesi obiettivi assegnati al PFR dall'art. 8 della legge 6, che vanno dalla tutela, conservazione e miglioramento della fauna selvatica e della biodiversità alla gestione del patrimonio faunistico e del prelievo venatorio.

Il 26 giugno 2008 la Giunta regionale adottava in via preliminare il Piano faunistico predisposto dalla competente Direzione centrale, stabilendo la sua pubblicazione sul sito web della Regione per consentire nei 90 giorni successivi agli interessati di inviare osservazioni, dopo di chè non se ne è saputo più nulla - sottolinea il consigliere regionale Gabrovec - come del resto emerso dalla recente presa di posizione delle associazioni ambientaliste. Ma il problema non si ferma qui. Il PFR è uno strumento indispensabile nella pianificazione delle attività venatorie e quindi utile in primis ai cacciatori.

Non dimentichiamo poi gli agricoltori che sono il vero anello debole di tutta la catena soprattutto se si considera che sono quelli che subiscono i pesanti danni provocati dalla proliferazione incontrollata della selvaggina (cervi e cinghiali, ma anche volatili) - conclude il consigliere Gabrovec, appellandosi nuovamente all'Esecutivo regionale affinché ponga fine a questa troppo lunga fase di deregolamentazione.