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PD: Menis, difendere la legge sulle cure palliative

08.09.2011
17:53
(ACON) Trieste, 8 set - COM/AB - La legge sulle cure palliative e i suoi principi vanno difesi, e mi auguro che il presidente Tondo non abbia esitazioni nel resistere contro il ricorso presentato oggi dal Governo. Ad affermarlo è il consigliere regionale del PD Paolo Menis che, in occasione della votazione in Aula, si era tra l'altro astenuto, arrivando a definire la legge una scatola vuota e criticando apertamente proprio il mancato stanziamento di adeguate risorse economiche. Proprio la debolezza di alcuni passaggi di quel testo mi aveva convinto a malincuore ad astenermi - ricorda Menis - dopo che per tutto il dibattito avevo cercato di sollecitare l'assessore ad approfondire ulteriormente la materia e confrontarsi con le positive esperienze che da anni contraddistinguono il nostro territorio. La notizia dell'impugnazione mi lascia spiazzato - fa sapere il democratico - visto che il testo licenziato parla di oneri eventuali, e risulta davvero incomprensibile come da Roma possano avervi intravisto un pericolo per l'equilibrio della finanza pubblica che è l'obiettivo a cui quei i principi di coordinamento della finanza pubblica, citati nel ricorso, dovrebbero far riferimento.

Tanto più che, se è vero che la Corte costituzionale ha riconosciuto come questi principi siano applicabili anche alle Regioni a statuto speciale, è altrettanto vero che la stessa Corte ha avanzato perplessità sulla loro stessa qualificazione, chiarendo che non si tratta di una materia, ma di una funzione (sentenze n. 121/2007 e n. 414 del 2004) a cui la Regione deve ispirare la sua condotta, in cui conserva piena autonomia per quanto riguarda la definizione delle regole di dettaglio.

Di fronte alle tante, e in apparenza ben più legittime, censure avanzate dal Governo centrale nei confronti della pasticciata attività legislativa dell'attuale maggioranza - prosegue Menis - pensiamo solo ai disastri che sono stati combinati in materia di sistema sociale discriminatorio, quest'impugnazione sembra quasi paradossale. La legge sulle cure palliative affronta un tema importantissimo che nasce per rispondere a delle esigenze dei tanti malati e delle loro famiglie ed è una base da cui partire per investire risorse e sviluppare progetti di assistenza innovativi e attivare nuovi percorsi di formazione, soprattutto per gli operatori. Un punto di partenza, non di arrivo, ma che non dev'essere assolutamente cancellato.