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Franz: precisazione su lavori e impegni del Consiglio regionale

09.09.2011
15:02
(ACON) Trieste, 9 set - MPB - Un'inchiesta pubblicata dal settimanale L'Espresso sul numero oggi in edicola, e rilanciata da quotidiani locali, bolla il Friuli Venezia Giulia come la Regione italiana i cui consiglieri stanno in ferie più a lungo - 62 giorni, seconda in ciò solo al Trentino Alto Adige con 76 giorni - ma la replica del presidente del Consiglio regionale Maurizio Franz è immediata ed è un invito a essere corretti nell'informazione e a non fornire dati imprecisi o equivocabili.

"Parlare di 62 giorni è un dato errato, anche aritmeticamente. A dimostralo è il calendario dei lavori consiliari documentati anche dai comunicati dell'Agenzia di stampa del Consiglio battuti in tempo reale", sottolinea Franz che ricorda che l'Aula ha concluso i lavori, prima della pausa agostana, con la tornata consiliare di luglio dedicata all'approvazione delle variazioni di bilancio.

"L'esame del disegno di legge era iniziato martedì 26 luglio, terminando con il voto pochi minuti prima delle 7 del mattino del 29 luglio. Il prossimo Consiglio regionale si riunirà nuovamente il 27 di settembre ma - sottolinea Franz - non si deve dimenticare che il lavoro dei consiglieri non si esaurisce nelle sedute dell'Aula. C'è tutto il lavoro legislativo preparatorio che si svolge nelle Commissioni, nell'attività di approfondimento dei Gruppi consiliari, nell'impegno personale che i singoli consiglieri sviluppano nel rapporto con la comunità regionale, nella documentazione e nell'approfondimento dei diversi temi riguardanti la vita del Friuli Venezia Giulia".

"E se le Commissioni hanno ricominciato a riunirsi a partire dal 6 settembre - puntualizza Franz - l'attività non si è mai fermata né sul piano politico né su quello istituzionale, come conferma l'incontro che il presidente della Regione Renzo Tondo e io abbiamo avuto con capigruppo e parlamentari di maggioranza e opposizione, a Udine, nella sede della Regione, il 22 agosto sul decreto 138, una manovra difficile ma costantemente monitorata dal mondo politico e istituzionale regionale".

"Misurare quindi il lavoro dei consiglieri regionali solo in ordine alle sedute d'Aula sarebbe come giudicare l'efficienza e la produttività di un'impresa semplicemente in base a quante volte convoca il proprio Consiglio di amministrazione. Per altro il Consiglio regionale, in un momento in cui vengono chiesti sacrifici a tutti i cittadini, è consapevolmente impegnato a migliorare la propria produttività ed è determinato a concretizzare un piano di riduzione dei costi strutturali".