Franz: precisazione su lavori e impegni del Consiglio regionale
(ACON) Trieste, 9 set - MPB - Un'inchiesta pubblicata dal
settimanale L'Espresso sul numero oggi in edicola, e rilanciata
da quotidiani locali, bolla il Friuli Venezia Giulia come la
Regione italiana i cui consiglieri stanno in ferie più a lungo -
62 giorni, seconda in ciò solo al Trentino Alto Adige con 76
giorni - ma la replica del presidente del Consiglio regionale
Maurizio Franz è immediata ed è un invito a essere corretti
nell'informazione e a non fornire dati imprecisi o equivocabili.
"Parlare di 62 giorni è un dato errato, anche aritmeticamente. A
dimostralo è il calendario dei lavori consiliari documentati
anche dai comunicati dell'Agenzia di stampa del Consiglio battuti
in tempo reale", sottolinea Franz che ricorda che l'Aula ha
concluso i lavori, prima della pausa agostana, con la tornata
consiliare di luglio dedicata all'approvazione delle variazioni
di bilancio.
"L'esame del disegno di legge era iniziato martedì 26 luglio,
terminando con il voto pochi minuti prima delle 7 del mattino del
29 luglio. Il prossimo Consiglio regionale si riunirà nuovamente
il 27 di settembre ma - sottolinea Franz - non si deve
dimenticare che il lavoro dei consiglieri non si esaurisce nelle
sedute dell'Aula. C'è tutto il lavoro legislativo preparatorio
che si svolge nelle Commissioni, nell'attività di approfondimento
dei Gruppi consiliari, nell'impegno personale che i singoli
consiglieri sviluppano nel rapporto con la comunità regionale,
nella documentazione e nell'approfondimento dei diversi temi
riguardanti la vita del Friuli Venezia Giulia".
"E se le Commissioni hanno ricominciato a riunirsi a partire dal
6 settembre - puntualizza Franz - l'attività non si è mai fermata
né sul piano politico né su quello istituzionale, come conferma
l'incontro che il presidente della Regione Renzo Tondo e io
abbiamo avuto con capigruppo e parlamentari di maggioranza e
opposizione, a Udine, nella sede della Regione, il 22 agosto sul
decreto 138, una manovra difficile ma costantemente monitorata
dal mondo politico e istituzionale regionale".
"Misurare quindi il lavoro dei consiglieri regionali solo in
ordine alle sedute d'Aula sarebbe come giudicare l'efficienza e
la produttività di un'impresa semplicemente in base a quante
volte convoca il proprio Consiglio di amministrazione. Per altro
il Consiglio regionale, in un momento in cui vengono chiesti
sacrifici a tutti i cittadini, è consapevolmente impegnato a
migliorare la propria produttività ed è determinato a
concretizzare un piano di riduzione dei costi strutturali".