V Comm: approvato disegno di legge Unioni montane (2)
(ACON) Trieste, 13 set - MPB - La V Commissione del Consiglio
regionale, presieduta da Roberto Marin (Pdl), presente
l'assessore Garlatti, ha approvato a maggioranza il disegno di
legge sulle Unioni dei Comuni montani, con i voti favorevoli di
Pdl, LN e UDC; astenuta Idv; contrari PD e SA.
Per l'Aula, saranno relatori di maggioranza Pedicini (Pdl), Picco
(LN) e Salvador (UDC); relatori di minoranza Agnola (Idv),
Kocijancic (SA) e Iacop (PD).
Prima della votazione, il consigliere Iacop ha motivato la
contrarietà sottolineando tra l'altro i limiti applicativi del
testo, la poca chiarezza nelle previsioni, il fatto che non si
inserisce in un quadro organico di riforma. Il consigliere
Agnola, annunciando il voto di astensione, ha sottolineato la
posizione federalista del suo gruppo espressosi favorevolmente in
merito ai Comuni di vallata.
I lavori del pomeriggio erano ripresi con l'approvazione senza
modifiche dell'articolo 17 (soppressione delle Comunità montane)
che apre il Capo concernente la successione delle Unioni montane
alle Comunità montane, stabilendo che la soppressione decorre
dalla data di costituzione delle Unioni montane.
Emendamenti accolti sia per l'articolo 18 (che stabilisce i
compiti dei commissari straordinari delle soppresse Comunità
montane), sia per il successivo, strettamente collegato e che
tratta il piano di subentro, organizzazione e gestione dei
servizi. Così, viene previsto che entro 45 giorni dall'entrata in
vigore della legge siano nominati i nuovi commissari straordinari
(contestualmente cessano quelli nominati con la legge 12 del
2009) che provvederanno all'adozione di tutti gli atti di
competenza e, a loro volta, cesseranno dalla carica dalla
costituzione delle Unioni montane.
Modifiche, a volte di natura meramente tecnica, introdotte - a
maggioranza - anche ai successivi articoli: il 20 (costituzione
delle Unioni montane), 21 (rappresentanza delle minoranze
consiliari), 22 (convocazione dell'Assemblea e prima presidenza),
23 (cessazione o revisione delle forme collaborative
intercomunali preesistenti). Senza modifiche gli articoli 24
(rinvio normativo), 25 (testo unico delle leggi sulla Montagna),
26 (Conferenza permanente per la montagna).
Un emendamento (primo firmatario Picco, LN) ha poi introdotto
l'articolo riguardante il Piano dei Comuni di vallata, che deve
contenere le proposte di fusione dei Comuni parzialmente o
interamente montani in ambiti territoriali che consentano un
equilibrato sviluppo economico, sociale e culturale.
Gli ultimi articoli riguardano le abrogazioni, le risorse
finanziarie e l'entrata in vigore.
(immagini tv)
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