PD: il Codice dell'edilizia penalizza privati e imprese
(ACON) Trieste, 13 set - COM/AB - Il nuovo Codice dell'edilizia
avrebbe comportato ancora maggiori costi e aggravato un settore,
quello delle costruzioni, che già risente pesantemente della
crisi.
Lo ha fatto rilevare l'opposizione che, in IV Commissione, ha di
fatto bloccato i lavori dopo appena un'ora dall'inizio della
discussione che avrebbe dovuto dare alla Giunta regionale il
parere obbligatorio (anche se non vincolante).
Il PD, con le parole dei consiglieri Brandolin, Moretton,
Travanut e Lupieri, ha incalzato l'assessore Riccardo Riccardi
mettendo in evidenza che, con quel regolamento, i cittadini e le
imprese della regione avrebbero dovuto sobbarcarsi maggiori costi
derivanti dall'aumento previsto nel testo presentato per gli
oneri di urbanizzazione e costruzione.
A fronte delle puntuali argomentazioni, i consiglieri del PD, che
hanno denunciato l'inopportunità di ulteriori aggravi a fronte
della crisi che coinvolge anche il settore dell'edilizia, hanno
ottenuto la sospensione con il conseguente rinvio del regolamento.
I consiglieri del PD hanno poi messo in evidenza come sia
necessario che la Giunta regionale presti maggiore attenzione
nell'elaborazione di regolamenti e leggi che ormai, sempre più
frequentemente, sono impugnate dal Governo nazionale o contengono
misure inique e dannose per la comunità regionale.
"Ci auguriamo - concludono - che, nonostante il tempo eccessivo
trascorso per l'approvazione del regolamento (due anni), vengano
recepite le osservazioni del gruppo del PD con la predisposizione
di un Codice dell'edilizia che non penalizzi ulteriormente
anziché aiutare la economica regionale".