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PD: il Codice dell'edilizia penalizza privati e imprese

13.09.2011
17:50
(ACON) Trieste, 13 set - COM/AB - Il nuovo Codice dell'edilizia avrebbe comportato ancora maggiori costi e aggravato un settore, quello delle costruzioni, che già risente pesantemente della crisi.

Lo ha fatto rilevare l'opposizione che, in IV Commissione, ha di fatto bloccato i lavori dopo appena un'ora dall'inizio della discussione che avrebbe dovuto dare alla Giunta regionale il parere obbligatorio (anche se non vincolante).

Il PD, con le parole dei consiglieri Brandolin, Moretton, Travanut e Lupieri, ha incalzato l'assessore Riccardo Riccardi mettendo in evidenza che, con quel regolamento, i cittadini e le imprese della regione avrebbero dovuto sobbarcarsi maggiori costi derivanti dall'aumento previsto nel testo presentato per gli oneri di urbanizzazione e costruzione.

A fronte delle puntuali argomentazioni, i consiglieri del PD, che hanno denunciato l'inopportunità di ulteriori aggravi a fronte della crisi che coinvolge anche il settore dell'edilizia, hanno ottenuto la sospensione con il conseguente rinvio del regolamento.

I consiglieri del PD hanno poi messo in evidenza come sia necessario che la Giunta regionale presti maggiore attenzione nell'elaborazione di regolamenti e leggi che ormai, sempre più frequentemente, sono impugnate dal Governo nazionale o contengono misure inique e dannose per la comunità regionale.

"Ci auguriamo - concludono - che, nonostante il tempo eccessivo trascorso per l'approvazione del regolamento (due anni), vengano recepite le osservazioni del gruppo del PD con la predisposizione di un Codice dell'edilizia che non penalizzi ulteriormente anziché aiutare la economica regionale".