III Comm: illustrata pdl accessi codici bianchi al pronto soccorso
(ACON) Trieste, 14 set - MPB - Il consigliere regionale Massimo
Blasoni (Pdl) ha illustrato alla III Commissione, presieduta da
Giorgio Venier Romano (UDC), la proposta di legge che porta anche
le firme dei colleghi del Pdl Dal Mas e Valenti, e dell'UDC
Sasco, Tesolat e lo stesso Venier Romano, e che tratta norme per
la gestione degli accessi non critici al pronto soccorso, quelli
identificati con codice bianco, dettando disposizioni in materia
di partecipazione alla spesa sanitaria.
La finalità del provvedimento - composto da 6 articoli in tutto -
è quella di garantire il diritto del cittadino ad avere un
servizio di pronto soccorso con adeguati tempi di accesso e di
attuare un equo sistema di partecipazione alla spesa. Nel testo
viene definita anche l'organizzazione del servizio. Essendo
quattro i livelli di criticità in cui si articola l'attuale
sistema di valutazione della gravità del paziente, identificati
dai colori bianco, verde, giallo e rosso secondo una scala
crescente, il provvedimento prevede verifiche trimestrali dei
tempi di accesso dei pazienti cui è attribuito il codice bianco.
Qualora il tempo di accesso nel 30% dei casi superi le 2 ore
viene attivato uno specifico ambulatorio dedicato alla loro
assistenza, senza che ciò comporti l'istituzione di nuove
strutture organizzative (esperienze in tal senso esistono già in
altre regioni). L'accesso all'ambulatorio è garantito fino a 7
giorni su 7, per un minimo di 4 ore e un massimo di 12, con la
presenza di almeno un medico e un infermiere. Le prestazioni dei
professionisti sanitari possono essere rese anche nell'ambito di
rapporti di lavoro autonomo. La norma prevede anche strumenti di
verifica sull'attuazione della legge, sulla riduzione dei tempi
di accesso e sulla necessità o meno di mantenere in attività
l'ambulatorio.
Blasoni anche ricordando che i servizi di pronto soccorso
ospedalieri sono, nell'ambito del Servizio sanitario regionale,
sia strumento di collegamento tra i cittadini che necessitano di
assistenza sanitaria urgente e strutture a ciò dedicate, sia
strumento per l'erogazione diretta delle prestazioni sanitarie,
ha affrontato la questione del ticket: la disciplina vigente in
Friuli Venezia Giulia prevede la compartecipazione di tutti i
cittadini, anche degli esenti e dei minori di quattordici anni,
ed esplicite voci tariffarie per consulenze specialistiche, esami
di laboratorio, radiografie e altro, sensibilmente più elevate
dell'importo forfetario previsto dal legislatore nazionale. Con
questo testo si eliminano le disposizioni che, sino a oggi, hanno
disciplinato la compartecipazione dei cittadini alla spesa
sanitaria per le prestazioni non urgenti erogate nei servizi di
pronto soccorso uniformandosi alla disciplina nazionale e con la
maggior parte delle regioni che
prevedono un unico versamento forfetario, l'applicabilità del
regime delle esenzioni e ben definiti casi di esclusione dal
pagamento dei ticket.
Il nuovo sistema di tariffazione, da un lato, amplia le categorie
dei soggetti esenti che, in quanto tali, non sono tenuti al
pagamento per la prestazione ricevuta, dall'altro, oltre a essere
di più semplice applicazione, consente il reperimento di maggiori
risorse per gli enti del SSR in maniera da contribuire alla
copertura degli eventuali maggiori costi che gli enti medesimi
dovranno sostenere per l'introduzione della nuova organizzazione
degli accessi non critici.
(immagini tv)