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III Comm: illustrata pdl accessi codici bianchi al pronto soccorso

14.09.2011
10:50
(ACON) Trieste, 14 set - MPB - Il consigliere regionale Massimo Blasoni (Pdl) ha illustrato alla III Commissione, presieduta da Giorgio Venier Romano (UDC), la proposta di legge che porta anche le firme dei colleghi del Pdl Dal Mas e Valenti, e dell'UDC Sasco, Tesolat e lo stesso Venier Romano, e che tratta norme per la gestione degli accessi non critici al pronto soccorso, quelli identificati con codice bianco, dettando disposizioni in materia di partecipazione alla spesa sanitaria.

La finalità del provvedimento - composto da 6 articoli in tutto - è quella di garantire il diritto del cittadino ad avere un servizio di pronto soccorso con adeguati tempi di accesso e di attuare un equo sistema di partecipazione alla spesa. Nel testo viene definita anche l'organizzazione del servizio. Essendo quattro i livelli di criticità in cui si articola l'attuale sistema di valutazione della gravità del paziente, identificati dai colori bianco, verde, giallo e rosso secondo una scala crescente, il provvedimento prevede verifiche trimestrali dei tempi di accesso dei pazienti cui è attribuito il codice bianco. Qualora il tempo di accesso nel 30% dei casi superi le 2 ore viene attivato uno specifico ambulatorio dedicato alla loro assistenza, senza che ciò comporti l'istituzione di nuove strutture organizzative (esperienze in tal senso esistono già in altre regioni). L'accesso all'ambulatorio è garantito fino a 7 giorni su 7, per un minimo di 4 ore e un massimo di 12, con la presenza di almeno un medico e un infermiere. Le prestazioni dei professionisti sanitari possono essere rese anche nell'ambito di rapporti di lavoro autonomo. La norma prevede anche strumenti di verifica sull'attuazione della legge, sulla riduzione dei tempi di accesso e sulla necessità o meno di mantenere in attività l'ambulatorio.

Blasoni anche ricordando che i servizi di pronto soccorso ospedalieri sono, nell'ambito del Servizio sanitario regionale, sia strumento di collegamento tra i cittadini che necessitano di assistenza sanitaria urgente e strutture a ciò dedicate, sia strumento per l'erogazione diretta delle prestazioni sanitarie, ha affrontato la questione del ticket: la disciplina vigente in Friuli Venezia Giulia prevede la compartecipazione di tutti i cittadini, anche degli esenti e dei minori di quattordici anni, ed esplicite voci tariffarie per consulenze specialistiche, esami di laboratorio, radiografie e altro, sensibilmente più elevate dell'importo forfetario previsto dal legislatore nazionale. Con questo testo si eliminano le disposizioni che, sino a oggi, hanno disciplinato la compartecipazione dei cittadini alla spesa sanitaria per le prestazioni non urgenti erogate nei servizi di pronto soccorso uniformandosi alla disciplina nazionale e con la maggior parte delle regioni che prevedono un unico versamento forfetario, l'applicabilità del regime delle esenzioni e ben definiti casi di esclusione dal pagamento dei ticket.

Il nuovo sistema di tariffazione, da un lato, amplia le categorie dei soggetti esenti che, in quanto tali, non sono tenuti al pagamento per la prestazione ricevuta, dall'altro, oltre a essere di più semplice applicazione, consente il reperimento di maggiori risorse per gli enti del SSR in maniera da contribuire alla copertura degli eventuali maggiori costi che gli enti medesimi dovranno sostenere per l'introduzione della nuova organizzazione degli accessi non critici.

(immagini tv)