PD: Moretton, sanità senza direttore, in balia di se stessa
(ACON) Trieste, 18 set - COM/MPB - La sostituzione del
direttore centrale della sanità Paolo Basaglia, che il 30
settembre andrà in quiescenza dopo aver dimostrato indiscusse
doti e capacità professionali, è - per Gianfranco Moretton,
capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale -
l'ultimo esempio in ordine temporale di una conduzione politica e
amministrativa della Giunta Tondo che complica la situazione
danneggiando l'intero apparato burocratico.
Un avvicendamento che poteva essere agevole nella scelta, ma che
così non sarà perché Tondo ha deciso di inserire una nuova norma
di legge che nella sua applicazione blocca di fatto gli
ingranaggi di nomina, andando a danneggiare un comparto, come
quello della sanità, che non può assolutamente rallentare o,
peggio, fermarsi - sottolinea l'esponente del PD.
Ci chiediamo perché Tondo abbia voluto cambiare la legge
diversificando la direzione della sanità rispetto a tutte le
altre, sia per la durata dell'incarico (5 anni), sia per averla
esclusa dallo spoil system - prosegue Moretton sottolineando che
tuttavia, ora la Giunta ha deciso di sospendere la pubblicazione
del bando perché - è la spiegazione del consigliere - si è
accorta che la norma potrebbe essere considerata illegittima e
che il personale dirigenziale della Regione potrebbe impugnarla
in sede di tribunale amministrativo perché inserisce figure
specifiche, escludendo di fatto le professionalità già presenti
nella struttura.
Nella sostanza, conclude Moretton - accade che Tondo si trova a
essere ancora una volta ingessato, incapace di nominare il
direttore centrale della sanità, incastrato dalle sue stesse
scelte. E ciò è grave considerato che il 30 settembre non ci sarà
nessun nuovo direttore e il governo della Sanità regionale
rimarrà privo della carica apicale non si sa fino a quando.