PD: Moretton, settimana difficile per Autovie Venete
(ACON) Trieste, 18 set - COM/MPB - Per Gianfranco Moretton,
capogruppo PD in Consiglio regionale la settimana che si apre
sarà molto difficile per Autovie Venete, con l'Assemblea dei soci
convocata per lunedì e il Consiglio di Amministrazione giovedì,
per definire la distribuzione delle deleghe.
Di norma - fa notare Moretton - l'Assemblea si riunisce per
decisioni importanti quali l'approvazione del bilancio, del piano
finanziario o modifiche statutarie, mentre in questa occasione la
motivazione riguarda la valutazione della supposta
incompatibilità dell'amministrazione dell'ad Dario Melò alla luce
del suo nuovo incarico professionale come direttore generale in
Strade dei Parchi Spa. E, la stranezza di tutto ciò è ancor
maggiore - insiste il capogruppo PD - se si considera che nel
passato situazioni analoghe si sono presentate, senza sollevare
problemi, con altri amministratori che ricoprivano ruoli di primo
piano in altre concessionarie, come Vito Gamberale amministratore
delegato di Autostrade e Francesco Baudone del Gruppo Gavio.
Questa manovra - afferma Moretton - fa nascere il legittimo
sospetto che qualcuno voglia tentare di liberare un posto in CDA
per dare spazio a qualcuno di propria diretta fiducia. Se fosse
questa la reale intenzione, si darebbe un altro duro colpo alla
gestione di una Società già in grave difficoltà nell'operazione
terza corsia che, com'è noto, è in forte ritardo e priva di gran
parte della necessaria copertura finanziaria.
A nostro parere - avverte il capogruppo PD - privare il Consiglio
di Amministrazione di Autovie della indiscussa professionalità,
tenacia e conoscenza del sistema bancario di Melò causerebbe un
inutile rallentamento dell'operatività in corso e aumenterebbe le
già evidenti difficoltà della Società.
Siamo inoltre preoccupati di dover assistere a un ulteriore
nocivo duello tra l'assessore Riccardi e Melò, stante la
conflittualità recentemente emersa e conclusasi con le dimissioni
di Melò da amministratore delegato.
Inoltre, queste tensioni sulla distribuzione delle deleghe
operative potrebbero portare anche alla paralisi della Società
stessa - aggiunge infine Moretton, preoccupato che giovedì ci sia
un'altra fumata nera e che possano venir anche snaturate
l'autonomia e le capacità gestionali del Consiglio di
Amministrazione.