Misto: Rosolen, pdl per sopprimere Erdisu Trieste e Udine
(ACON) Trieste, 19 set - COM/RC - "L'Ente regionale per il
diritto allo studio universitario (ERDISU) di Trieste e l'Ente
regionale per il diritto allo studio universitario (ERDISU) di
Udine, istituiti con legge regionale 17 dicembre 1990 n. 55, di
seguito indicati anche con il termine Enti, sono soppressi a
scadenza di mandato degli attuali Consigli di amministrazione e
le relative funzioni sono trasferite alla Regione Friuli Venezia
Giulia".
È quanto cita il primo articolo della proposta di legge firmata
dalla consigliera regionale Alessia Rosolen (Gruppo misto) con i
colleghi Roberto Asquini (Misto), Paolo Ciani (FLI) e Luigi
Ferone (Part. Pens), volta a eliminare due contenitori ritenuti
superflui.
Questa Regione - spiga la Rosolen - aveva intrapreso un percorso
di rafforzamento dei diritti degli studenti e di contestuale
razionalizzazione delle risorse destinate al nostro sistema
universitario regionale, che ho personalmente avviato e seguito
da assessore all'Università: ritengo che quel percorso vada
ripreso e portato avanti con coraggio, quel coraggio che
all'epoca mancò ai consiglieri regionali sia triestini che
udinesi.
Forse non tutti sanno - precisa la consigliera - che attualmente
gli Erdisu sono gestiti interamente da personale regionale
utilizzando risorse della Regione. Non si comprende, pertanto,
perché la Regione non dovrebbe poter gestire direttamente i due
Enti, senza dover ricorrere a sovrastrutture che comportano due
Consigli di amministrazione e relativi costi. Oltretutto, con la
soppressione dei due Enti il personale attualmente impiegato
rimarrà come allo stato attuale, sempre in capo alla Regione.
Per questo motivo - sottolinea Alessia Rosolen - non ritengo
sufficiente, per dare risposta alla richiesta di semplificazione
e miglioramento dei servizi erogati, l'ipotesi di unificare i due
Erdisu perché anche uno solo sarebbe superfluo.
Nessun timore per gli studenti - rassicura infine - visto che il
loro ruolo sarà rafforzato all'interno di un Comitato regionale
chiamato a coordinare gli interventi.