IdV: Corazza, astensione sulla proposta di legge sui giovani
(ACON) Trieste, 20 set - COM/RC - L'Italia dei Valori si è
astenuta, in VI Commissione consiliare, votando la proposta di
legge sulle politiche e l'autonomia giovanili. Alessandro
Corazza, capogruppo di IdV in Consiglio regionale e - come fa
presente egli stesso - unico giovane a sedere in Aula (per
giovani si intende coloro che hanno tra i 14 e i 35 anni e lui è
stato eletto a 28), sarà relatore di minoranza.
Corazza ha evidenziato aspetti negativi e positivi del
provvedimento, che per il dipietrista affronta aspetti legati
all'economia, ma meno alla dimensione esistenziale e sociale
soprattutto dei più giovani, dando risposte parziali. Il
consigliere ha, quindi, sottolineato come la legge avrebbe dovuto
mirare di più a responsabilizzare e dare vera autonomia ai
giovani, sostenendo direttamente le loro iniziative e le loro
associazioni, e meno a finanziare quei soggetti che operano a
favore dei ragazzi ma non sono costituiti da essi. A tal
proposito si poteva dare più poteri alla Consulta regionale e
limitare i tantissimi rivoli di finanziamento che, subordinando
l'attivazione dei vari interventi allo stanziamento di soldi nei
rispettivi capitoli, mettono a rischio l'attuazione della legge
nella sua interezza.
Speriamo perciò - ha affermato Corazza - che le promesse fatte
nel corso di questi mesi, tra annunci roboanti e comunicati
stampa della maggioranza, vengano mantenute, e che la legge trovi
la necessaria copertura finanziaria per attivare tutti gli
interventi previsti. La norma giunge in momento storico
significativo, nel pieno di una crisi economica che è stata
generata da una cultura e un modo di far politica spesso
clientelare, che non ha premiato il merito ma spesso ha
alimentato, con soldi pubblici, un sistema inefficiente (anche
nel campo dell'economia), di cui oggi raccogliamo i risultati.
La generazione dei giovani - è la sua conclusione - è quella che
subisce maggiormente questa situazione drammatica, tra
disoccupazione, precariato e mancanza di opportunità e certezze
per il futuro. Il nostro paese e la nostra Regione, per
risorgere, hanno bisogno innanzitutto di una rivoluzione
culturale e morale che renda efficace e trasparente l'uso che
viene fatto dei soldi pubblici.