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Citt: Alunni Barbarossa, farmaci salvavita, farmacie e CUP

21.09.2011
15:05
(ACON) Trieste, 21 set - COM/AB - Lo stop al servizio di prenotazione e pagamento delle visite mediche e degli esami specialistici (CUP), deciso da Federfarma e che sarà attuato in tutte le farmacie di Trieste lunedì, martedì e mercoledì della prossima settimana, colpirà i cittadini e Federfarma addossa tutte le responsabilità alla Regione e alle Aziende sanitarie.

Lo mette in evidenza il capogruppo consiliare regionale dei Cittadini-Libertà Civica Stefano Alunni Barbarossa che aggiunge.

Si tratta, infatti, di una decisione dettata dal venir meno della capacità del Sistema sanitario regionale di farsi carico delle ragioni delle farmacie da una parte e degli utenti del Servizio sanitario dall'altra.

Che senso ha insistere nella distribuzione diretta dei farmaci salvavita da parte delle Aziende escludendo le farmacie alle quali, peraltro, viene chiesto di garantire il servizio di prenotazione delle prestazioni? Si dice che così facendo i farmaci costano meno, ma le farmacie dicono che ciò non corrisponde al vero portando ad esempio la provincia di Pordenone dove, grazie a un accordo tra Azienda sanitaria e farmacie, i farmaci salvavita si trovano in tutte le farmacie senza alcun aggravio in termini di costo per il Sistema sanitario regionale.

Allora, perché a Pordenone si può fare e in altre parti della Regione no? Per fare definitivamente chiarezza, Alunni Barbarossa chiederà all'assessore Kosic di rispondere in Aula, la prossima settimana, in occasione del Question Time, per il quale preannuncia un'interrogazione a risposta immediata.