Pdl: Dal Mas, no uscita Regione da Polo tecnologico Pordenone
(ACON) Trieste, 21 set - COM/AB - "La fuoriuscita della Regione
dal Polo tecnologico di Pordenone, come previsto dal disegno di
legge 131, è un non senso. Se necessario si potrà fare un
emendamento bipartisan per togliere il Polo tecnologico
dall'elenco delle dismissioni di cui all'articolo 17 del disegno
di legge".
Ad affermarlo è il consigliere regionale del Pdl, Franco Dal Mas.
"La dismissione dal Polo da parte della Regione non può che
risultare un refuso di stampa alla luce dell'attuale realtà che
vive il la struttura di Pordenone. Alcuni mesi fa si è inaugurata
la nuova struttura, realizzata per altro in soli 13 mesi e in
anticipo sulle date contrattuali senza costi aggiuntivi. Il
programma di insediamento ha avuto un successo quasi inaspettato,
con ben 43 aziende insediate e operanti, di cui 9 start up, e 83
realtà associate, tra cui l'Electrolux per citarne una. Non
solo, il Polo ha partecipato a progetti di finanza agevolata che
hanno portato alle aziende del territorio contributi europei pari
a 5,3 milioni di euro nel 2010 e ben 6,2 milioni nel 2011".
"Nel 2010 - precisa Dal Mas - il Polo ha chiuso in utile con
l'azzeramento delle perdite precedenti. Questa la realtà della
struttura oggi, una realtà viva integrata nel sistema dei parchi
scientifici tecnologici regionali".
"Sentire che il centrosinistra oggi si appassiona alla vicenda
del Polo tecnologico è una buona cosa, posto che sotto la sua
gestione lo ha fatto sprofondare nella melma. Tre anni fa abbiamo
ereditato una situazione disastrosa, non esisteva una struttura,
aveva solo due aziende insediate e sulla sua testa pesava una
consistente penale dalla quale siamo usciti. Il centrodestra ha
scommesso sul Polo e in soli tre anni si è scritta una nuova
pagina, con un bilancio 2010 chiuso in attivo, la nuova
struttura, decine di aziende operative e progetti di finanza
agevolata capaci di far arrivare milioni di euro di contributi
europei".
"Ciò detto - conclude Dal Mas - ripristinata la verità dei fatti,
è tempo di lavorare insieme per garantire l'efficienza e
l'efficacia di tutti gli strumenti che possano aiutarci a uscire
dalla crisi economica".