PD: Moretton, no uscita Regione da Polo tecnologico Pordenone
(ACON) Trieste, 21 set - COM/AB - Il disegno di legge della
Giunta sul riordino delle società partecipate della Regione non
ci consente di valutare positivamente l'intero provvedimento, pur
considerando positivo l'impegno all'adeguamento dell'attuale
normativa e la cancellazione di alcune leggi, sostituite da
normative più aggiornate.
Lo afferma Gianfranco Moretton, capogruppo PD in Consiglio
regionale, che pone l'accento, in particolare, su alcuni aspetti
legati alla volontà della Giunta regionale di attivare un
controllo eccessivo, che genera troppa deresponsabilizzazione in
capo agli organi delle singole società. Più in generale viene
indebolito il ruolo della Regione nel sostenere l'innovazione,
penalizzando quindi ancora una volta il pordenonese, che è a
forte vocazione produttiva: realizza infatti oltre il 50% della
produzione industriale regionale.
La proposta di legge avanzata dalla maggioranza prevede inoltre
la dismissione del Polo tecnologico di Pordenone che, tra
l'altro, è riconosciuto dall'intero comparto economico come
fondamentale per lo sviluppo delle imprese, poiché l'innovazione
è indispensabile per la miglior competitività sui mercati
internazionali.
Per questi motivi Moretton ritiene poco chiare le motivazioni
della Giunta, che continua a considerare strategica Agemont,
mentre minimizza l'importante apporto che il Polo tecnologico
fornisce, a tal punto da volerlo dismettere. Non possiamo
considerare lungimirante la volontà del centrodestra regionale
nel non considerare fondamentale il potenziamento del settore
dell'innovazione, senza il quale le nostre aziende farebbero un
passo indietro rispetto l'evoluzione del mondo industriale delle
altre realtà territoriali del Paese e d'Europa.
Il gruppo PD - conclude Moretton - annuncia quindi una battaglia
durissima affinché nel proseguo della discussione della legge
siano approvati emendamenti che da un lato rafforzino il concetto
dell'innovazione, e dall'altro eliminino la norma che prevede la
dismissione del Polo tecnologico di Pordenone che, tra l'altro, è
stato recentemente finanziato dalla Regione per il suo
completamento, salvo poi, un mese dopo, prevederne la
cancellazione.