PD: Codega, la Regione non deve uscire dalla Banca Etica
(ACON) Trieste, 22 set - COM/AB - La partecipazione in Banca
Etica non può essere dimessa dalla nostra Regione.
È quanto invece prevede il disegno di legge 131 relativo al
riordino e disciplina delle partecipazioni della regione,
presentato in Commissione dall'assessore Savino.
Non si capisce - afferma il consigliere regionale del PD Franco
Codega - né la logica, né la coerenza. All'articolo 2 dello
stesso provvedimento, infatti, si afferma il principio per cui la
partecipazione della Regione avviene "in coerenza con gli
obiettivi delle politiche regionali ed è finalizzata al
perseguimento di interessi di rilievo regionale".
E allora, come può la Regione ritirarsi dalla Banca Etica che,
per statuto, indirizza le sue attività economiche "all'utile
sociale, ambientale, culturale, sostenendo - in particolare
mediante le organizzazioni non profit - le attività di promozione
umana, sociale ed economica delle fasce più deboli della
popolazione e delle aree più svantaggiate".
L'attenzione alle tematiche sociali, la cura ambientale, gli
interventi di sostegno verso gli anziani, i disoccupati, gli
svantaggiati, le famiglie in difficoltà non sono il punto
centrale dell'attività del sistema sociale svolta addirittura da
due assessorati regionali?
Come non vedere che l'attività della Banca Etica va nella stessa
direzione, anzi si pone come valido ausilio per la
implementazione delle politiche sociali regionali? E allora -
conclude Codega - come dismettere da essa adducendo proprio la
motivazione del non allineamento con gli obiettivi delle
politiche regionali?