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PD: Codega, la Regione non deve uscire dalla Banca Etica

22.09.2011
13:51
(ACON) Trieste, 22 set - COM/AB - La partecipazione in Banca Etica non può essere dimessa dalla nostra Regione.

È quanto invece prevede il disegno di legge 131 relativo al riordino e disciplina delle partecipazioni della regione, presentato in Commissione dall'assessore Savino.

Non si capisce - afferma il consigliere regionale del PD Franco Codega - né la logica, né la coerenza. All'articolo 2 dello stesso provvedimento, infatti, si afferma il principio per cui la partecipazione della Regione avviene "in coerenza con gli obiettivi delle politiche regionali ed è finalizzata al perseguimento di interessi di rilievo regionale".

E allora, come può la Regione ritirarsi dalla Banca Etica che, per statuto, indirizza le sue attività economiche "all'utile sociale, ambientale, culturale, sostenendo - in particolare mediante le organizzazioni non profit - le attività di promozione umana, sociale ed economica delle fasce più deboli della popolazione e delle aree più svantaggiate".

L'attenzione alle tematiche sociali, la cura ambientale, gli interventi di sostegno verso gli anziani, i disoccupati, gli svantaggiati, le famiglie in difficoltà non sono il punto centrale dell'attività del sistema sociale svolta addirittura da due assessorati regionali?

Come non vedere che l'attività della Banca Etica va nella stessa direzione, anzi si pone come valido ausilio per la implementazione delle politiche sociali regionali? E allora - conclude Codega - come dismettere da essa adducendo proprio la motivazione del non allineamento con gli obiettivi delle politiche regionali?