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PD: Lupieri, lo stop delle farmacie responsabilità di Kosic

22.09.2011
16:52
(ACON) Trieste, 22 set - COM/RC - Le farmacie, in Friuli Venezia Giulia, si apprestano a scioperare per tre giorni la prossima settimana e il consigliere regionale del PD Sergio Lupieri così commenta la situazione:

"Mi auguro che la responsabilità che l'assessore regionale alla Salute, Vladimir Kosic, chiede a Federfarma sia anche sua e serva a evitare uno sciopero giusto che provocherebbe ricadute pesantissime sui cittadini.

"Infatti, le prenotazioni per visite ed esami che si possono effettuare nelle farmacie sono quasi il 45% del totale, e certamente i CUP ospedaliero e distrettuale non sono attrezzati per raddoppiare la loro attività, cosa che però verrà loro richiesta nei giorni dello sciopero e fintantoché l'assessore Kosic non sarà in grado di chiudere questa partita.

"Sono almeno 10 anni che le farmacie collaborano con il Servizio sanitario regionale, ricevendo in cambio un numero sempre maggiore di incombenze a costo zero, ma continuando a dimostrare di essere un presidio fondamentale per i cittadini. Le richieste dell'Azienda sanitaria e dell'assessore Kosic sono diventate però inaccettabili, per cui è lecito chiedersi oggi, dopo tanti anni di trattative e negoziazioni, quale ruolo si attenda il SSR dalle farmacie.

Il presidente della Regione Renzo Tondo deve intervenire affinché l'inerzia dell'assessore Kosic e la vocazione del direttore Basaglia all'uso della mannaia non provochino una volta di più danni alla nostra comunità.

"Siamo l'unica regione in Italia dove non viene praticata la distribuzione 'per conto di' e al ministero della Salute vi è la forte convinzione che la distribuzione diretta non dia risparmio effettivo e faccia invece perdere il controllo della spesa farmaceutica. Da noi, infatti, si registra una spesa farmaceutica territoriale controllata e governata, mentre è salita la spesa per la distribuzione diretta.

"Urge, quindi, un accordo tra Regione e Federfarma che dia garanzie alla distribuzione 'per conto' dei farmaci salva vita. Solo così si potranno infatti tutelare i cittadini nei loro diritti e risparmiare sulla spesa".