PD: Lupieri, lo stop delle farmacie responsabilità di Kosic
(ACON) Trieste, 22 set - COM/RC - Le farmacie, in Friuli
Venezia Giulia, si apprestano a scioperare per tre giorni la
prossima settimana e il consigliere regionale del PD Sergio
Lupieri così commenta la situazione:
"Mi auguro che la responsabilità che l'assessore regionale alla
Salute, Vladimir Kosic, chiede a Federfarma sia anche sua e serva
a evitare uno sciopero giusto che provocherebbe ricadute
pesantissime sui cittadini.
"Infatti, le prenotazioni per visite ed esami che si possono
effettuare nelle farmacie sono quasi il 45% del totale, e
certamente i CUP ospedaliero e distrettuale non sono attrezzati
per raddoppiare la loro attività, cosa che però verrà loro
richiesta nei giorni dello sciopero e fintantoché l'assessore
Kosic non sarà in grado di chiudere questa partita.
"Sono almeno 10 anni che le farmacie collaborano con il Servizio
sanitario regionale, ricevendo in cambio un numero sempre
maggiore di incombenze a costo zero, ma continuando a dimostrare
di essere un presidio fondamentale per i cittadini. Le richieste
dell'Azienda sanitaria e dell'assessore Kosic sono diventate però
inaccettabili, per cui è lecito chiedersi oggi, dopo tanti anni
di trattative e negoziazioni, quale ruolo si attenda il SSR dalle
farmacie.
Il presidente della Regione Renzo Tondo deve intervenire affinché
l'inerzia dell'assessore Kosic e la vocazione del direttore
Basaglia all'uso della mannaia non provochino una volta di più
danni alla nostra comunità.
"Siamo l'unica regione in Italia dove non viene praticata la
distribuzione 'per conto di' e al ministero della Salute vi è la
forte convinzione che la distribuzione diretta non dia risparmio
effettivo e faccia invece perdere il controllo della spesa
farmaceutica. Da noi, infatti, si registra una spesa farmaceutica
territoriale controllata e governata, mentre è salita la spesa
per la distribuzione diretta.
"Urge, quindi, un accordo tra Regione e Federfarma che dia
garanzie alla distribuzione 'per conto' dei farmaci salva vita.
Solo così si potranno infatti tutelare i cittadini nei loro
diritti e risparmiare sulla spesa".