PD: Moretton, discutere seriamente di un'AGEA regionale
(ACON) Trieste, 22 set - COM/RC - Da una parte il presidente
Renzo Tondo alle prese con i tagli alla spesa per la gestione
degli enti locali e i costi della politica, dall'altra
l'assessore Claudio Violino che intende istituire un nuovo
organismo. Per Gianfranco Moretton le due cose sono una palese e
imbarazzante contraddizione all'interno della Giunta regionale e
della maggioranza.
L'assessore Violino - scrive il capogruppo consiliare regionale
del PD - che si trova pressato dalle organizzazioni agricole che
chiedono il pagamento delle somme arretrate, urgenti soluzioni ai
problemi irrisolti del comparto e la sburocratizzazione del
sistema, risponde con un proclama in merito all'istituzione di un
nuovo organismo pagatore regionale (oggi esiste l'AGEA, Agenzia
per le erogazioni in agricoltura, organo pagatore nazionale dei
contributi comunitari) le cui funzioni sarebbero svolte o
riorganizzando l'ERSA (Agenzia regionale per lo sviluppo rurale)
oppure creando da zero un nuovo ente.
La prima soluzione sembrerebbe la più accreditata, anche se
trascura il fatto - riflette Moretton - che la stessa ERSA sia
stata da poco trasformata in uno strumento di mera promozione per
permettere l'utilizzo di fondi statali a favore del vino
Friulano. L'assessore, invece di dare ascolto alle richieste di
semplificazione dei procedimenti per l'erogazione dei contributi
e coinvolgere nei procedimenti stessi le organizzazioni e i
centri di assistenza agricoli, fa di testa propria dichiarando di
voler ampliare l'assetto dell'Agenzia, andando contro lo stesso
presidente Tondo che ha annunciato l'intenzione di eliminarla in
virtù dei tagli richiesti. Insomma, la confusione si somma a
confusione.
L'organismo pagatore - sottolinea Moretton - è una questione
seria che deve essere trattata in modo istituzionale attraverso
una iniziativa giuntale da confrontare con le forze politiche e
le organizzazioni agricole e non, come sta facendo Violino, alla
cieca, dimostrando ancora una volta inerzia operativa. Il gruppo
del PD, che ha già pronte delle valide proposte da discutere, è
disponibile a confrontarsi con il centrodestra a patto che questo
la smetta di procedere in modo pasticciato e incongruente.