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PD: Moretton, discutere seriamente di un'AGEA regionale

22.09.2011
17:35
(ACON) Trieste, 22 set - COM/RC - Da una parte il presidente Renzo Tondo alle prese con i tagli alla spesa per la gestione degli enti locali e i costi della politica, dall'altra l'assessore Claudio Violino che intende istituire un nuovo organismo. Per Gianfranco Moretton le due cose sono una palese e imbarazzante contraddizione all'interno della Giunta regionale e della maggioranza.

L'assessore Violino - scrive il capogruppo consiliare regionale del PD - che si trova pressato dalle organizzazioni agricole che chiedono il pagamento delle somme arretrate, urgenti soluzioni ai problemi irrisolti del comparto e la sburocratizzazione del sistema, risponde con un proclama in merito all'istituzione di un nuovo organismo pagatore regionale (oggi esiste l'AGEA, Agenzia per le erogazioni in agricoltura, organo pagatore nazionale dei contributi comunitari) le cui funzioni sarebbero svolte o riorganizzando l'ERSA (Agenzia regionale per lo sviluppo rurale) oppure creando da zero un nuovo ente.

La prima soluzione sembrerebbe la più accreditata, anche se trascura il fatto - riflette Moretton - che la stessa ERSA sia stata da poco trasformata in uno strumento di mera promozione per permettere l'utilizzo di fondi statali a favore del vino Friulano. L'assessore, invece di dare ascolto alle richieste di semplificazione dei procedimenti per l'erogazione dei contributi e coinvolgere nei procedimenti stessi le organizzazioni e i centri di assistenza agricoli, fa di testa propria dichiarando di voler ampliare l'assetto dell'Agenzia, andando contro lo stesso presidente Tondo che ha annunciato l'intenzione di eliminarla in virtù dei tagli richiesti. Insomma, la confusione si somma a confusione.

L'organismo pagatore - sottolinea Moretton - è una questione seria che deve essere trattata in modo istituzionale attraverso una iniziativa giuntale da confrontare con le forze politiche e le organizzazioni agricole e non, come sta facendo Violino, alla cieca, dimostrando ancora una volta inerzia operativa. Il gruppo del PD, che ha già pronte delle valide proposte da discutere, è disponibile a confrontarsi con il centrodestra a patto che questo la smetta di procedere in modo pasticciato e incongruente.