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PD: Moretton, a rischio svendita società Autovie Venete

26.09.2011
08:20
(ACON) Trieste, 26 set - COM/AB - Dopo il pasticcio della distribuzione delle deleghe operative in Autovie Venete, che non si è ancora concluso e che avrà inevitabili ulteriori code non solo di natura politica, ma anche sulla operatività della società, ora ci si pone anche il dubbio sulla questione legata all'operazione del finanziamento da parte delle banche per la realizzazione della terza corsia.

Sulle questioni interviene il capogruppo PD in Consiglio regionale Gianfranco Moretton che aggiunge.

Al di la di quelli che sono stati i vari incontri romani ai quali ha partecipato l'assessore Riccardi anche nella veste di commissario, l'ultimo dei quali con il presidente dell'Anas Ciucci, che non hanno, a quanto pare, sortito alcun effetto sugli aspetti finanziari, c'è da chiedersi che cosa accadrà ad Autovie alla scadenza della concessione nel 2017.

La sensazione è che ci sia il forte rischio della svendita della società, poiché Riccardi starebbe operando per condizioni tali che, se non dovessero attivare il fondo di garanzia delle opere pubbliche, costringerebbe inevitabilmente le banche a chiedere diverse e ulteriori garanzie per concedere il finanziamento, non ultima quelle sulle azioni di Autovie.

Questo fatto - a giudizio di Moretton - diventa un motivo di grande preoccupazione, che si aggiunge alla situazione già confusa che si è venuta a creare attorno alla società concessionaria, per la quale si prospetta un futuro esclusivamente limitato alla scadenza della concessione, se è vero, com'è vero, che oltre a non aver chiesto la proroga della concessione stessa, pare che ci si dimentichi del fatto che esista anche la possibilità legislativa di creare una nuova società mista tra Anas e le due Regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto per la gestione dell'autostrada. Non vorremmo invece che ci fossero accordi o situazioni tali da far sì che per la scarsa incidenza di chi porta avanti questa delicata operazione, in primis Riccardi, l'ANAS possa riprendersi totalmente il governo dell'autostrada sottraendola all'attuale concessionaria (Autovie Venete) e al possibile futuro controllo delle due Regioni. AB