PD: Moretton, a rischio svendita società Autovie Venete
(ACON) Trieste, 26 set - COM/AB - Dopo il pasticcio della
distribuzione delle deleghe operative in Autovie Venete, che non
si è ancora concluso e che avrà inevitabili ulteriori code non
solo di natura politica, ma anche sulla operatività della
società, ora ci si pone anche il dubbio sulla questione legata
all'operazione del finanziamento da parte delle banche per la
realizzazione della terza corsia.
Sulle questioni interviene il capogruppo PD in Consiglio
regionale Gianfranco Moretton che aggiunge.
Al di la di quelli che sono stati i vari incontri romani ai quali
ha partecipato l'assessore Riccardi anche nella veste di
commissario, l'ultimo dei quali con il presidente dell'Anas
Ciucci, che non hanno, a quanto pare, sortito alcun effetto sugli
aspetti finanziari, c'è da chiedersi che cosa accadrà ad Autovie
alla scadenza della concessione nel 2017.
La sensazione è che ci sia il forte rischio della svendita della
società, poiché Riccardi starebbe operando per condizioni tali
che, se non dovessero attivare il fondo di garanzia delle opere
pubbliche, costringerebbe inevitabilmente le banche a chiedere
diverse e ulteriori garanzie per concedere il finanziamento, non
ultima quelle sulle azioni di Autovie.
Questo fatto - a giudizio di Moretton - diventa un motivo di
grande preoccupazione, che si aggiunge alla situazione già
confusa che si è venuta a creare attorno alla società
concessionaria, per la quale si prospetta un futuro
esclusivamente limitato alla scadenza della concessione, se è
vero, com'è vero, che oltre a non aver chiesto la proroga della
concessione stessa, pare che ci si dimentichi del fatto che
esista anche la possibilità legislativa di creare una nuova
società mista tra Anas e le due Regioni Friuli Venezia Giulia e
Veneto per la gestione dell'autostrada. Non vorremmo invece che
ci fossero accordi o situazioni tali da far sì che per la scarsa
incidenza di chi porta avanti questa delicata operazione, in
primis Riccardi, l'ANAS possa riprendersi totalmente il governo
dell'autostrada sottraendola all'attuale concessionaria (Autovie
Venete) e al possibile futuro controllo delle due Regioni.
AB