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TONDO: "MI ASSUMO L'ONERE DI INDICARE UN PERCORSO"

27.09.2011
13:52
Trieste, 27 set - "Dobbiamo dare l'esempio" ha sottolineato il presidente del Friuli Venezia Giulia Renzo Tondo illustrando oggi in Consiglio regionale a Trieste la sua proposta di aggiornamento del programma di Governo per il prossimo scorcio di legislatura.

Un esempio, un modello, ha aggiunto, che comunque deve dare valore alla rappresentanza ed all'articolazione territoriale, che continuano a rappresentare una "ricchezza" per il Friuli Venezia Giulia.

Il presidente ha comunque evidenziato che il percorso per la riduzione di costi e strutture non parte adesso, ricordando le già avvenute cancellazioni dell'Esa, dell'Irfop, dell'Ente regionale Migranti, della Segreteria generale straordinaria (per il terremoto), delle Comunità montane, del Tutore dei Minori, dell'Ufficio del Difensore civico, dell'Agenzia regionale della Sanità e del Centro Servizi Condivisi e la sua "scesa in campo" alcuni anni fa contro l'istituzione della quinta Provincia regionale.

"Ora occorre andare più a fondo - ha affermato - come richiesto dai nostri cittadini, nell'esigenza di contenere la spesa pubblica".

Nella sua illustrazione dei provvedimenti necessari, il presidente Tondo è partito dai cosiddetti "costi della politica", proponendo pertanto la riduzione dei consiglieri regionali dagli attuali 59 a 48, in ragione di un nuovo rapporto tra eletti e popolazione (si intende passare da un rapporto di 1:20.000 ad un rapporto di 1:25.000), riducendo nel contempo anche il numero degli assessori: da 10 ad 8, con un massimo di 2 assessori esterni.

"Già con questi due provvedimenti - ha detto Tondo - siamo in grado di passare dagli attuali 66 a 50 tra consiglieri ed assessori regionali".

Saranno anche snellite le Segreterie particolari degli assessori, da 4 a 3 unità, di cui almeno 1 appartenente al Comparto unico.

Sempre per quanto riguarda i consiglieri regionali, inoltre, occorrerà avere almeno 65 anni d'età per poter aver diritto al vitalizio, mentre la reversibilità sarà possibile solo dietro una congrua corresponsione. Verrà inoltre verificata la possibilità di transitare dall'attuale sistema retributivo ad uno di tipo contributivo, con benefici commisurati ai versamenti effettuati.

"E' inoltre prevista - ha aggiunto il presidente - l'assoluta incompatibilità con altri incarichi pubblici".

"Anche la nostra regione dovrà poi confrontarsi sul tema della soppressione delle Province - ha evidenziato Tondo - e qualsiasi decisione non potrà non tener conto dell'orientamento dei nostri cittadini: verrà pertanto proposto un prossimo referendum su scala regionale per l'abolizione di questi enti".

Il presidente del Friuli Venezia Giulia ha quindi elencato gli enti e le società partecipate che saranno abolite o ristrutturate.

Saranno soppressi Gli Erdisu (le relative funzioni assegnate a Regione ed Università), l'Autorità di bacino (oggi commissariata, competenze alla Regione)e l'Agenzia regionale del Lavoro. Si passerà da cinque ad un'unica Ater regionale ("salvaguardando le attuali strutture organizzative"), verrà eliminato il consiglio di amministrazione dell'Azienda speciale Villa Manin passando ad un amministratore unico, si intende andare al superamento della struttura commissariale del Commissario per la Laguna di Grado e Marano.

Per la Promotur, invece, "assente, oggi, qualsiasi ragionevole prospettiva di equilibrio finanziario ed in presenza di un attuale assetto societario non più sostenibile", sono già allo studio soluzioni normative e fiscali per la creazione di un ente pubblico.

E di razionalizzazione si parla anche per gli Enti fiera, con lo sviluppo di un'unica struttura di governo regionale del sistema fieristico, per le quattro Camere di commercio, orientandosi verso un Ente camerale FVG e per i Confidi, con l'obiettivo finale di un unico soggetto su base regionale.

In merito all'Agemont si prevede lo scorporo di alcuni rami d'attività, che saranno attributi a Friulia, Confidi e Consorzi di sviluppo industriale. Revisione anche degli strumenti di accesso al credito del FRIE ed unificazione dei quattro Consorzi di bonifica. Per gli odierni sei enti dedicati ai corregionali all'estero, poi, la Regione interverrà finanziariamente solo a fronte di razionalizzazioni e coordinamenti.

Il presidente ha quindi considerato il riordino del sistema sanitario regionale, nell'ottica non di un mero risparmio ma puntando ad una maggior razionalità ed uniformità di servizi. Pertanto, istituzione di un'unica Azienda sanitaria territoriale, due Aziende ospedaliero-universitarie (Udine e Trieste), un'Azienda ospedaliera a Pordenone, due IRCCS (Burlo Garofolo Trieste e CRO Aviano).

L'ultimo capitolo illustrato dal presidente della Regione riguarda, con la prossima legge finanziaria, la riduzione dell'Irap nella massima misura consentita (pari a circa 1 punto percentuale): una misura, ha indicato Tondo, "semplice, equa ed efficace", una scelta di sviluppo per creare condizioni favorevoli al sistema della produzione e per una maggior libertà delle imprese, contro "un tributo simbolo dell'iniquità fiscale italiana".

"Siamo stati i primi a ridurre il debito, ora siamo i primi ad abbattere le tasse", ha detto Tondo. ARC/RM