TONDO: "MI ASSUMO L'ONERE DI INDICARE UN PERCORSO"
Trieste, 27 set - "Dobbiamo dare l'esempio" ha sottolineato il
presidente del Friuli Venezia Giulia Renzo Tondo illustrando oggi
in Consiglio regionale a Trieste la sua proposta di aggiornamento
del programma di Governo per il prossimo scorcio di legislatura.
Un esempio, un modello, ha aggiunto, che comunque deve dare
valore alla rappresentanza ed all'articolazione territoriale, che
continuano a rappresentare una "ricchezza" per il Friuli Venezia
Giulia.
Il presidente ha comunque evidenziato che il percorso per la
riduzione di costi e strutture non parte adesso, ricordando le
già avvenute cancellazioni dell'Esa, dell'Irfop, dell'Ente
regionale Migranti, della Segreteria generale straordinaria (per
il terremoto), delle Comunità montane, del Tutore dei Minori,
dell'Ufficio del Difensore civico, dell'Agenzia regionale della
Sanità e del Centro Servizi Condivisi e la sua "scesa in campo"
alcuni anni fa contro l'istituzione della quinta Provincia
regionale.
"Ora occorre andare più a fondo - ha affermato - come richiesto
dai nostri cittadini, nell'esigenza di contenere la spesa
pubblica".
Nella sua illustrazione dei provvedimenti necessari, il
presidente Tondo è partito dai cosiddetti "costi della politica",
proponendo pertanto la riduzione dei consiglieri regionali dagli
attuali 59 a 48, in ragione di un nuovo rapporto tra eletti e
popolazione (si intende passare da un rapporto di 1:20.000 ad un
rapporto di 1:25.000), riducendo nel contempo anche il numero
degli assessori: da 10 ad 8, con un massimo di 2 assessori
esterni.
"Già con questi due provvedimenti - ha detto Tondo - siamo in
grado di passare dagli attuali 66 a 50 tra consiglieri ed
assessori regionali".
Saranno anche snellite le Segreterie particolari degli assessori,
da 4 a 3 unità, di cui almeno 1 appartenente al Comparto unico.
Sempre per quanto riguarda i consiglieri regionali, inoltre,
occorrerà avere almeno 65 anni d'età per poter aver diritto al
vitalizio, mentre la reversibilità sarà possibile solo dietro una
congrua corresponsione. Verrà inoltre verificata la possibilità
di transitare dall'attuale sistema retributivo ad uno di tipo
contributivo, con benefici commisurati ai versamenti effettuati.
"E' inoltre prevista - ha aggiunto il presidente - l'assoluta
incompatibilità con altri incarichi pubblici".
"Anche la nostra regione dovrà poi confrontarsi sul tema della
soppressione delle Province - ha evidenziato Tondo - e qualsiasi
decisione non potrà non tener conto dell'orientamento dei nostri
cittadini: verrà pertanto proposto un prossimo referendum su
scala regionale per l'abolizione di questi enti".
Il presidente del Friuli Venezia Giulia ha quindi elencato gli
enti e le società partecipate che saranno abolite o ristrutturate.
Saranno soppressi Gli Erdisu (le relative funzioni assegnate a
Regione ed Università), l'Autorità di bacino (oggi commissariata,
competenze alla Regione)e l'Agenzia regionale del Lavoro. Si
passerà da cinque ad un'unica Ater regionale ("salvaguardando le
attuali strutture organizzative"), verrà eliminato il consiglio
di amministrazione dell'Azienda speciale Villa Manin passando ad
un amministratore unico, si intende andare al superamento della
struttura commissariale del Commissario per la Laguna di Grado e
Marano.
Per la Promotur, invece, "assente, oggi, qualsiasi ragionevole
prospettiva di equilibrio finanziario ed in presenza di un
attuale assetto societario non più sostenibile", sono già allo
studio soluzioni normative e fiscali per la creazione di un ente
pubblico.
E di razionalizzazione si parla anche per gli Enti fiera, con lo
sviluppo di un'unica struttura di governo regionale del sistema
fieristico, per le quattro Camere di commercio, orientandosi
verso un Ente camerale FVG e per i Confidi, con l'obiettivo
finale di un unico soggetto su base regionale.
In merito all'Agemont si prevede lo scorporo di alcuni rami
d'attività, che saranno attributi a Friulia, Confidi e Consorzi
di sviluppo industriale. Revisione anche degli strumenti di
accesso al credito del FRIE ed unificazione dei quattro Consorzi
di bonifica. Per gli odierni sei enti dedicati ai corregionali
all'estero, poi, la Regione interverrà finanziariamente solo a
fronte di razionalizzazioni e coordinamenti.
Il presidente ha quindi considerato il riordino del sistema
sanitario regionale, nell'ottica non di un mero risparmio ma
puntando ad una maggior razionalità ed uniformità di servizi.
Pertanto, istituzione di un'unica Azienda sanitaria territoriale,
due Aziende ospedaliero-universitarie (Udine e Trieste),
un'Azienda ospedaliera a Pordenone, due IRCCS (Burlo Garofolo
Trieste e CRO Aviano).
L'ultimo capitolo illustrato dal presidente della Regione
riguarda, con la prossima legge finanziaria, la riduzione
dell'Irap nella massima misura consentita (pari a circa 1 punto
percentuale): una misura, ha indicato Tondo, "semplice, equa ed
efficace", una scelta di sviluppo per creare condizioni
favorevoli al sistema della produzione e per una maggior libertà
delle imprese, contro "un tributo simbolo dell'iniquità fiscale
italiana".
"Siamo stati i primi a ridurre il debito, ora siamo i primi ad
abbattere le tasse", ha detto Tondo.
ARC/RM