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Pens: Ferone, luci e ombre nel discorso del presidente Tondo

27.09.2011
16:51
(ACON) Trieste, 27 set - COM/RC - Sono quasi completamente d'accordo con quanto affermato dal presidente Renzo Tondo nel suo intervento in Aula questa mattina - ha dichiarato il consigliere regionale del Partito Pensionati, Luigi Ferone. Un intervento a tutto campo che ha dato con chiarezza la sua idea di Regione, di sviluppo e di futuro. Una Regione che, nella tremenda crisi economica che attraversa il Paese, ha saputo essere virtuosa e previdente. E la riduzione del debito pubblico di ben 600 milioni è la prova di una visione chiara di quello che è la cosa pubblica e il sano amministrare. Saggezza e responsabilità hanno fatto sì che il Friuli Venezia Giulia risentisse meno di altre Regioni le conseguenze del terremoto economico che ha investito l'Europa e l'Italia.

L'impegno, con la prossima Finanziaria, di ridurre l'Irap di un punto percentuale - ha proseguito Ferone - può creare sviluppo perché favorisce il sistema della produzione e le imprese, creando lavoro e occupazione. È evidente che nel Paese vi è una tassazione eccessiva e l'impegno di Tondo sulla riduzione dell'Irap va in controtendenza alla politica nazionale. Quasi a rivendicare un "modello Friuli Venezia Giulia" che riafferma con forza il suo essere Regione autonoma e virtuosa.

Il taglio di ciò che è ritenuto inutile può snellire la struttura regionale e liberarla di Consigli di amministrazione e fronzoli che appesantiscono i costi e accrescono la burocrazia. Più di qualche perplessità, però, mi sorge per quanto concerne il proposito di Tondo di giungere a un'unica Ater regionale, dal momento che l'attuale struttura rappresenta molto realisticamente il territorio di competenza e le sue particolarità. Come pure ho perplessità sull'istituzione di un'unica Azienda sanitaria.

Tondo ha affrontato con molta lucidità il problema dei costi della politica e sono pienamente d'accordo con la riduzione dei consiglieri e degli assessori, come pure sono d'accordo con l'elevazione a 65 anni di età per avere diritto al vitalizio e a norme più stringenti per quanto concerne la reversibilità. Importante - ha evidenziato Ferone - è, fra l'altro, il prevedere l'assoluta incompatibilità fra la carica di consigliere regionale con altri incarichi pubblici.

L'intervento di Tondo ha toccato anche il problema delle Province, che hanno rappresentato una soap-opera in occasione della manovra finanziaria bis del Governo. L'idea di Tondo di indire un referendum su questo argomento credo sia la cosa più giusta da fare, perché non si possono cancellare d'imperio realtà, costumi, storia, tradizioni con un colpo di penna, senza ascoltare i diretti interessati, cioè i cittadini. Qualcuno dice - ha concluso Ferone - che il referendum costa, ma questi sono soldi ben spesi perché rappresentano il costo della democrazia e democrazia significa soprattutto partecipazione dei cittadini a decisioni importanti per il futuro della regione.