CR: comunicazioni programmatiche Tondo, dibattito (3)
(ACON) Trieste, 28 set - RC - Alessandro Colautti (Pdl) ha
parlato di dichiarazioni volte a contrastare il corporativismo,
ovvero gli interessi del singolo, e di risposte sconnesse
dell'opposizone. Ha poi aggiunto che il vuoto politico è prima di
tutto vuoto sociale e culturale, perciò la sfida non è solo alla
politica ma a tutto il sistema regionale. Il voto di fiducia
chiesto dal presidente Tondo è la chiamata a essere tutti
presenti e smettere di difendere le piccole realtà, i singoli
Comuni. Questa è la vera riforma liberale, e non continuare a
seguire i mal di pancia di questo o quello.
E che si tratti di una responsabilità comune è convinto anche
Roberto Novelli (Pdl), che ha sostenuto il dovere dei politici di
agire con trasparenza dando il buon esempio per primi,
rivendicando il ruolo di rappresentanti delle istituzioni. La
politica come rispetto dei cittadini e non come populismo, che ha
l'obbligo di riprogrammarsi e dare soluzioni, anche di tipo etico
e morale. La riforma sanitaria forse necessita nuove analisi, ma
non si deve restare immobili. Tondo ha il diritto di rivendicare
quanto fatto, nonché ciò che si deve ancora fare.
Ad apprezzare il rigore delle dichiarazioni di Tondo è stato poi
Roberto Asquini, presidente del Gruppo Misto. Importanti i
segnali positivi come la soppressione delle cariche inutili,
anche se avrebbe gradito azioni più coraggiose come la
semplificazione per gli enti locali, la soppressione delle
Comunità montane - già promessa e che deve venire prima della
creazione di una unica ASS - l'eliminazione delle auto blu che
giace da tempo come proposta di legge, la diminuzione del numero
degli assessori che, per farla in tempi rapidi, ha bisogno
soltanto di una delibera di Giunta, la detassazione ma con
l'obbligo di reinvestire. Ma questo - ha fatto presente - non è
il momento per fare dei distinguo, ma di accogliere la direzione
generale chiara data dal presidente.
(segue)