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Fli: Ciani, astensione su linee programmatiche Tondo

28.09.2011
14:51
(ACON) Trieste, 28 set - COM/MPB - Paolo Ciani (Futuro e Libertà) spiega l'astensione sulle linee programmatiche indicate da Tondo.

"Le considerazioni che facciamo sulle indicazioni del presidente sono basate sullo scetticismo circa la realizzazione: molto spesso quando si inseriscono tanti progetti legislativi, anche di natura diversa, il rischio è che alla fine si facciano soltanto un paio di cose e solo minimali, perdendo di vista l'obiettivo principale.

"I vitalizi vanno totalmente abrogati. Il passaggio da 59 a 48 consiglieri da approvare nella prossima primavera corre il rischio di arrivare fuori tempo massimo in quanto, avendo la necessità di un doppio passaggio di Camera e Senato, non vi sarà assolutamente il tempo per veder approvato il provvedimento dai due rami del Parlamento, riportando il tutto tragicamente al nulla di fatto.

"Bene il taglio di Erdisu, Ater e altri enti. Bene il referendum sulle Province. A tal riguardo ho presentato, assieme alla consigliera Alessia Rosolen, una proposta di deliberazione del Consiglio regionale che consenta ai cittadini del Friuli Venezia Giulia di poter effettuare un referendum consultivo per l'abrogazione di tutte le Province entro la prossima primavera, eventualmente in concomitanza con altri referendum o tornate elettorali, pena lo scadere in semplici annunci.

"Da quando ho lasciato il PdL per aderire a Futuro e Libertà - conclude Ciani - ho dichiarato di sostenere il presidente Tondo in questa legislatura e mai da allora, ed è passato quasi un anno, c'è stato un mio coinvolgimento su leggi, iter, regolamenti o solo la richiesta di un semplice contributo che potevo portare a questa maggioranza, a questa Regione, segno ineludibile che evidentemente non servo: allora il voto di astensione è una logica conseguenza, nell'attesa di vedere se gli annunci rimarranno tali o diverranno una realtà tangibile e se vi saranno le condizioni per poter concorrere a concludere una legislatura regionale travagliata e difficile per le vicende economiche internazionali che coinvolgono pesantemente anche il Friuli Venezia Giulia".