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PD: Lupieri, no a un'unica Azienda sanitaria

28.09.2011
15:39
(ACON) Trieste, 28 set - COM/AB - La riduzione del numero di Aziende sanitarie non può prescindere da un ragionamento che riguarda l'accorpamento dei servizi ai cittadini (diabetologia, cardiovascolare, assistenza infermieristica domiciliare, ambulatori specialistici), che noi avevamo fatto nella passata legislatura e ci aveva portato a formulare la proposta di un Servizio sanitario regionale con tre Aziende sanitarie, una per ogni area vasta. Dove per area vasta si intende un territorio di circa 400.000 abitanti che vivono e si ammalano in condizioni simili e che hanno quindi bisogno di risposte di salute simili.

Lo puntualizza Sergio Lupieri, consigliere regionale del PD e vicepresidente della III Commissione sanità, che aggiunge.

Con un'Azienda unica regionale i cittadini non riceveranno risposte adeguate ai loro bisogni di salute. Inoltre, con la proposta dell'Azienda unica, il presidente Tondo intende recuperare circa 200 milioni di euro spostandoli dalla sanità allo sviluppo della regione. Cosa positiva, ma riducendo per questo scopo circa 3000 dipendenti, tra medici e infermieri, in un arco temporale di tre-cinque anni. Tondo vuole inoltre realizzare una pianificazione sanitaria regionale diversificata e non omogenea, con gli Ospedali riuniti di Pordenone da una parte, mentre nel resto della regione gli ospedali di rete passeranno dalla gestione con l'Azienda sanitaria a quella con l'ospedale.

Il rischio forte è che il dialogo tra ospedale e territorio venga a interrompersi, creando grossi problemi per i percorsi di continuità assistenziale, integrazione ospedale-territorio, dimissioni protette. Un altro forte rischio è che i 19 distretti sanitari della regione diventino 19 piccole aziende, ottenendo quindi un effetto di moltiplicazione di spesa.

L'esperienza dell'Azienda unica nella regione Marche non ha dato risultati pari alle aspettative ma grosse criticità, per cui la sanità marchigiana intende tornare a un numero congruo di Aziende sanitarie.

Lupieri conclude affermando che le riflessioni notturne del presidente Tondo sono parole dette senza una proposta di legge organica allegata, per cui sono intenzioni che vedremo quando saranno realizzate. L'impressione è che si tratti di uno spot elettorale in vista delle regionali del 2013, pertanto parole in libertà più che una seria operazione di riordino e revisione del nostro Servizio sanitario regionale.