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Citt: Colussi, situazione incerta per le medicine pordenonesi

28.09.2011
17:05
(ACON) Trieste, 28 set - COM/AB - Proprio il giorno in cui la stampa annunciava che il primario di medicina dell'ospedale di Pordenone Siro Carniello aveva firmato la domanda di pensionamento anticipato, il Consiglio regionale avrebbe dovuto discutere di quanto sta accadendo - da tempo - nelle due medicine pordenonesi.

Lunedì scorso, infatti, il consigliere regionale Piero Colussi (Cittadini-Libertà Civica) aveva presentato una interpellanza urgente alla Giunta per sapere cosa intendeva fare per porre rimedio alla grave situazione di disagio, per pazienti e operatori sanitari, che da tempo si è instaurata in quei reparti. A sostegno dell'interpellanza, il consigliere riferiva che, a fronte di un aumento dei ricoveri avvenuti fra il 2001 e il 2011 di ben il 25% e di un aumento del 50% delle prestazioni ambulatoriali, il personale medico aveva visto ridursi di ben tre unità la propria dotazione (da 17 a 14 medici). Un quadro molto difficile che, come conseguenza, sta provocando il ricorso ai ricoveri fuori reparto (in media una decina ogni giorno) e l'utilizzo elevato delle dimissioni precoci.

L'occasione era dunque ghiotta per conoscere le intenzioni della Regione e dell'Azienda ospedaliera di Pordenone per porre rimedio a un disagio palpabile e innegabile. Purtroppo, l'assessore regionale alla Salute Kosic, in evidente imbarazzo, si è dichiarato impossibilitato a rispondere all'interpellanza in quanto non aveva ricevuto dall'Azienda ospedaliera di Pordenone la relazione che aveva sollecitato sulla questione, impegnandosi comunque a fornire quanto prima una documentata relazione.

L'assessore Kosic, pur esprimendo grande stima per il dottor Carniello ai cui riconosce grande professionalità, ha dovuto ammettere che non aveva ricevuto la richiesta relazione perché il direttore sanitario era ammalato.

In sede di replica, Colussi ha stigmatizzato la mancata risposta dell'Azienda evidenziando il fatto che era dovere del direttore generale fornire una risposta convincente su questa annosa questione. Allo stesso tempo ha invitato l'assessore Kosic a visitare i reparti di medicina di Pordenone per rendersi conto di persona, confrontandosi con infermieri e medici, dell'insostenibilità di una situazione arrivata ormai a un punto limite.

In conclusione, Colussi ha espresso l'auspicio che si riesca a dare risposta alle richieste formulate dal primario e che lo stesso riveda la propria decisione di andare in pensione perché la sanità provinciale ha troppo bisogno di persone qualificate e appassionate come lui.