SA-PRC: Kocijancic, sulle priorità Tondo avrà intifada interna
(ACON) Trieste, 28 set - COM/AB - Alla fine, la maggioranza ha
approvato, con un ordine del giorno non a caso privo di
complemento oggetto, un dispositivo che, "preso atto delle
dichiarazioni del presidente della Regione e delle linee di
indirizzo generale programmatico in esse contenute, approva". Ciò
potrebbe significare, a giudicare mugugni e musi lunghi molto
accentuati in questi due giorni all'interno della maggioranza,
che ognuno si sentirà libero di approvare quelle parti che gli
piacciono e che, stando anche a quanto sentito nel dibattito
generale, riguardano per larga parte il "benaltrismo" non citato
da Tondo.
Ad affermarlo è il consigliere regionale Igor Kocijancic (SA-PRC)
che aggiunge.
Il presidente, nella replica finale, non è riuscito ad andare
molto al di là dei noti richiami alla sobrietà e al senso di
responsabilità, ha eluso la domanda su cosa dovesse succedere
qualora nella primavera del 2012 ci ritrovassimo, cosa molto
probabile, più o meno allo stato attuale dell'arte e ha
preannunciato, questo sì, che la legge voto, sulla quale ci sarà
probabilmente la condivisione di PD, Pdl e pochi altri (quella
che dovrebbe ridurre i seggi del Consiglio regionale a 48, e poi
essere approvata dai due rami del Parlamento nazionale), dovrà
essere approvata per prima.
Come dire, si delega il proprio destino ai voleri, ai poteri e ai
tempi di Roma e invece di partire dall'eliminazione dei costi, si
mette piuttosto in discussione l'assetto democratico e la
rappresentanza politica e territoriale di questa regione.
Alla fine non si può fare a meno di pensare che siamo alle
solite, un po' di fumo negli occhi, un'accozzaglia di temi sui
quali intervenire senza ordine di priorità. Si può anche
chiamarla Road Map, a maggior ragione sapendo che molto
probabilmente l'intifada potrebbe partire, stavolta, da settori
delle proprie truppe.