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SA-PRC: Kocijancic, sulle priorità Tondo avrà intifada interna

28.09.2011
17:22
(ACON) Trieste, 28 set - COM/AB - Alla fine, la maggioranza ha approvato, con un ordine del giorno non a caso privo di complemento oggetto, un dispositivo che, "preso atto delle dichiarazioni del presidente della Regione e delle linee di indirizzo generale programmatico in esse contenute, approva". Ciò potrebbe significare, a giudicare mugugni e musi lunghi molto accentuati in questi due giorni all'interno della maggioranza, che ognuno si sentirà libero di approvare quelle parti che gli piacciono e che, stando anche a quanto sentito nel dibattito generale, riguardano per larga parte il "benaltrismo" non citato da Tondo. Ad affermarlo è il consigliere regionale Igor Kocijancic (SA-PRC) che aggiunge.

Il presidente, nella replica finale, non è riuscito ad andare molto al di là dei noti richiami alla sobrietà e al senso di responsabilità, ha eluso la domanda su cosa dovesse succedere qualora nella primavera del 2012 ci ritrovassimo, cosa molto probabile, più o meno allo stato attuale dell'arte e ha preannunciato, questo sì, che la legge voto, sulla quale ci sarà probabilmente la condivisione di PD, Pdl e pochi altri (quella che dovrebbe ridurre i seggi del Consiglio regionale a 48, e poi essere approvata dai due rami del Parlamento nazionale), dovrà essere approvata per prima.

Come dire, si delega il proprio destino ai voleri, ai poteri e ai tempi di Roma e invece di partire dall'eliminazione dei costi, si mette piuttosto in discussione l'assetto democratico e la rappresentanza politica e territoriale di questa regione. Alla fine non si può fare a meno di pensare che siamo alle solite, un po' di fumo negli occhi, un'accozzaglia di temi sui quali intervenire senza ordine di priorità. Si può anche chiamarla Road Map, a maggior ragione sapendo che molto probabilmente l'intifada potrebbe partire, stavolta, da settori delle proprie truppe.