CR: approvate comunicazioni Tondo e fine dibattito (5)
(ACON) Trieste, 28 set - AB - Paolo Pupulin (PD) ha criticato
una comunicazione che poco ha di concreto, che riduce l'Irap
finanziando così le imprese, ma senza imporre loro vincoli legati
al lavoro e all'occupazione. Siamo in presenza di una maggioranza
non politica, ma meramente numerica e i nodi a suo interno sono
destinati a venire al pettine.
Edoardo Sasco (UDC) ha confermato il comportamento leale e
corretto sempre tenuto della sua parte politica, ma ha
rivendicato un ruolo conseguente, l'indispensabile coinvolgimento
nelle decisioni, la volontà di concorrere alle scelte. I
contenuti generali delle comunicazioni sono condivisibili, quelli
singoli li valuteremo in modo analitico, scientifico, senza
demagogia.
Condividiamo la linea tracciata da Tondo, anche se l'unica
incognita è data dal tempo a disposizione. Lo ha affermato Danilo
Narduzzi, capogruppo LN, che ha accusato le opposizioni di non
volere il cambiamento, un cambiamento annunciato in maniera
chiara ed energica nelle dichiarazioni del presidente della
Giunta.
Il potere economico e una certa informazione sono riusciti a
spostare l'attenzione sulla politica, accusandola di essere
l'unica colpevole di tutta questa situazione, ha affermato
Daniele Galasso (Pdl). Che la politica abbia le sue
responsabilità non v'è dubbio, ma questo è un vero e proprio
attacco all'unico potere veramente democratico e così facendo si
mette a rischio la democrazia. E proprio la politica, ha
concluso, sarà in grado di dare ai cittadini del Friuli Venezia
Giulia risposte serie e concrete a questa situazione.
Al dibattito ha replicato brevemente il presidente della Regione
Renzo Tondo, dando atto a maggioranza e opposizione di non aver
svolto interventi ideologici ma puntuali, nella piena
consapevolezza della gravità del momento, ma con l'amarezza di
essere al centro di una critica che la politica di questa regione
non si merita, perché fatta di persone serie, liberamente
espresse, che hanno sempre saputo prendersi le loro
responsabilità, che lavorano per il progresso della comunità. La
traccia fondamentale, che guarda ai tre pilastri che si chiamano
autonomia, spesa pubblica e sviluppo, è di andare verso un
sistema che costi di meno e renda di più. Dobbiamo quindi avere
il coraggio di fare scelte e di sostenerle per andare fino in
fondo nel più breve tempo possibile.
Il Consiglio regionale ha quindi votato l'ordine del giorno che
prende atto delle dichiarazioni del presidente della Regione e
delle linee di indirizzo generale programmatico in esso contenute
e lo ha approvato con 31 sì della maggioranza, 22 no delle
opposizioni e 2 astenuti (Ciani e Rosolen).
(segue)